La direttrice del Collegio d’Europa ed ex Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Federica Mogherini, è in stato in fermo nell’ambito di un’indagine su una possibile frode nell’utilizzo dei fondi UE, hanno riferito i media locali.
Nelle scorse ore sono state effettuate perquisizioni all’interno della la sede del servizio europeo per l’azione esterna a Bruxelles e in diversi edifici del Collegio d’Europa a Bruges, nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura europea di Bruxelles su una sospetta frode relativa ai programmi di formazione finanziati dall’UE per giovani diplomatici.
Federica Mogherini è stata ministra degli Esteri nel governo Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio e leader di «Italia viva» l’ha voluta fortemente nelle istituzioni europee, indicandola nell’agosto 2014 come candidata per l’Italia alla carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Mogherini ha ricoperto quindi l’incarico dal 1 novembre 2014 al 30 novembre 2019, all’interno della Commissione europea guidata dall’esponente del Partito popolare europeo Jean-Claude Juncker.
I fatti contestati risalgono al periodo 2021-2022 e, secondo la Procura europea, i reati ipotizzati sarebbero «frode nell’aggiudicazione di appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale». Gli inquirenti stanno cercando di stabilire «se il Collegio d’Europa o i suoi rappresentanti siano stati informati in anticipo dei criteri di selezione» nell’ambito della gara d’appalto indetta dal servizio diplomatico dell’UE per un programma di formazione. La Procura europea, istituita nel 2021, è un organismo indipendente dell’UE incaricato di contrastare le frodi ai danni dei fondi UE e qualsiasi altro reato che leda i suoi interessi finanziari (corruzione, riciclaggio di denaro, frode transfrontaliera in materia di Iva).