(Roma, 20 novembre 2025). «Dopo il massacro del 7 ottobre 2023 in Israele, Hamas ha accelerato gli sforzi per creare cellule e logistica in Europa»
Il Mossad, agenzia di intelligence israeliana per le operazioni all’estero, ha scoperto una rete di infrastrutture attribuite al movimento islamista palestinese Hamas in tutta Europa. Lo ha fatto sapere la stessa agenzia, secondo quanto riferito dal quotidiano “Jerusalem Post”, rivelando una lunga indagine atta a sventare gli attacchi pianificati contro obiettivi israeliani ed ebraici, condotta insieme ai servizi segreti e alle forze dell’ordine “europei”.
Il Mossad ha dichiarato che già a settembre aveva aiutato le autorità europee a identificare Mahmoud Naim – figlio di un alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, a sua volta consigliere senior del leader di Hamas Khalil al Hayya – come l’artefice dell’intero complotto. Secondo il Mossad, Naim aveva incontrato suo padre in Qatar per facilitare il piano, dimostrando che Hamas, ai suoi livelli più alti, “stava sponsorizzando progetti terroristici”. Anche funzionari di Hamas in Turchia sarebbero stati coinvolti.
Dopo il massacro del 7 ottobre 2023 in Israele, Hamas ha accelerato gli sforzi per creare cellule e logistica in Europa, rispecchiando l’attività dell’Iran e dei suoi rappresentanti, si legge su “Jerusalem Post”. Il Mossad ha dichiarato che continua a sventare regolarmente “decine” di complotti di attacchi di vario tipo in tutto il mondo, nell’ambito del mandato antiterrorismo di Israele all’estero. L’agenzia di sicurezza esterna dello Stato ebraico ha inoltre attribuito i recenti progressi alla “stretta e costante cooperazione” con i servizi europei, aggiungendo che gli sforzi sono in corso. “Il Mossad, insieme ai suoi partner in Israele e in tutto il mondo, sta lavorando senza sosta per sventare gli attacchi contro civili israeliani, ebrei e altri innocenti in tutto il mondo”, ha sottolineato l’agenzia in una dichiarazione.
Secondo il Mossad, inoltre, raid coordinati in Austria e Germania hanno portato ad arresti e al sequestro di armi ed esplosivi destinati all’uso “a comando”. In particolare, l’agenzia di sicurezza civile austriaca con sede a Vienna, la Direzione per la sicurezza dello Stato e l’intelligence, avevano scoperto e confiscato a settembre un deposito di armi che includeva pistole e materiali esplosivi, portando all’arresto e all’interrogatorio di sospetti legati alla rete di Hamas. I media austriaci avevano poi riportato in dettaglio la scoperta di un deposito legato al gruppo islamista nella città e un successivo arresto a Londra.
“I partner europei hanno ampliato la cooperazione con i servizi israeliani, rafforzando al contempo le misure legali contro le reti di incitamento e finanziamento legate ad Hamas”, ha affermato il Mossad. Anche in Germania, recenti procedimenti giudiziari e raid hanno preso di mira presunti membri e sostenitori di Hamas. A novembre 2024, le autorità tedesche avevano arrestato diversi sospetti con l’accusa di agire per conto del gruppo islamista fornendo armi. Altri arresti sono seguiti questo mese: gli investigatori hanno affermato che un membro associato ad Hamas ha aiutato a procurare armi per attacchi pianificati in Europa.