Le Forze di supporto rapido (RSF) hanno annunciato di aver preso il controllo completo del comando della sesta divisione di fanteria a El-Fasher, la base principale dell’esercito sudanese nello Stato del Darfur settentrionale, in seguito ad un intensa battaglia, è quanto riferisce il quotidiano «Sudan Tribune», che cita la nota di un portavoce delle RSF, secondo cui le milizie del generale Mohamed Hamdan Dagalo «sono riuscite a liberare la sesta divisione a El-Fasher, spezzando la schiena dell’esercito e dei suoi alleati e acquisendo il pieno controllo di questa base militare strategica».
La notizia non trova tuttavia conferma da parte delle Forze armate sudanesi (SAF). Al contrario, un portavoce della resistenza popolare di El-Fasher (alleata dell’esercito), Abubakr Al Imam, ha respinto le affermazioni delle RSF e in un post sulla sua pagina Facebook ha affermato che «la gente di El Fasher è ancora salda e difende la propria terra e la propria dignità con tutto il coraggio». Il portavoce ha aggiunto che El-Fasher «è attualmente oggetto di una campagna mediatica fuorviante e smascherata, volta a creare panico e terrore», basata sul presupposto secondo cui «entrare nel quartier generale della divisione significhi la caduta di El-Fasher». Fonti sul campo hanno riferito al «Sudan Tribune» che l’esercito si è ritirato dal suo quartier generale presso il comando di divisione ieri sera, ritirandosi verso il quartiere di Al Daraja al Ula, nella parte occidentale della città, dopo intensi bombardamenti con le RSF. Il comando dell’esercito non ha commentato ufficialmente gli sviluppi militari a El-Fasher, ma le piattaforme pro-esercito hanno dichiarato che le battaglie sono ancora in corso.