(Roma, 28 agosto 2025). Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha accolto con favore la decisione e ha ringraziato tutti gli Stati membri per il loro impegno nei negoziati
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la proroga del mandato delle Forza di interposizione dell’Onu in Libano (Unifil) fino a dicembre del 2026. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale “Nna”, secondo cui il primo ministro libanese Nawaf Salam ha accolto con favore la decisione e ha ringraziato tutti gli Stati membri per il loro impegno nei negoziati, in particolare la Francia.
“Questa decisione di rinnovo ha una durata di un anno e quattro mesi, dopodiché inizierà un ritiro graduale e sicuro, a partire dalla fine del 2026 e della durata di un anno”, ha spiegato il premier. “La risoluzione chiede inoltre al segretario generale di valutare le opzioni per la futura attuazione della risoluzione 1701 dopo il ritiro dell’Unifil, comprese le modalità per fornire assistenza in materia di sicurezza e monitoraggio della Linea blu (il confine de facto tra Libano e Israele), ha proseguito.
“La risoluzione – ha aggiunto Salam – ribadisce l’appello a Israele affinché ritiri le sue forze dalle cinque posizioni che continua a occupare e sottolinea la necessità di estendere l’autorità dello Stato su tutto il suo territorio, in conformità con le disposizioni delle precedenti risoluzioni internazionali e dell’Accordo di Taif (che ha posto fine alla guerra civile nel 1990), in modo che non vi siano armi diverse da quelle dello Stato e autorità diverse da quella del Governo”. Salam ha affermato che “la risoluzione esorta inoltre la comunità internazionale a intensificare il proprio sostegno all’esercito, anche attraverso la fornitura di equipaggiamenti, materiali e finanziamenti, per garantirne un dispiegamento efficace e sostenibile”. Infine, “la risoluzione ribadisce l’appello ad attivare il meccanismo previsto dagli accordi di cessazione delle ostilità tra Libano e Israele e a collaborare con l’Unifil per garantirne la piena attuazione”, ha concluso Salam.