L’accordo con la NATO per inviare all’Ucraina armi difensive e offensive, potrebbe includere l’invio di missili Tomahawk, gli stessi usati per colpire gli obiettivi in Iran il mese scorso, con i quali Kiev potrebbe colpire Mosca e San Pietroburgo. È quanto rivela David Ignatius sul Washington Post, citando una fonte che ha spiegato che Donald Trump ha valutato e discusso questa possibilità fino a venerdì scorso.
Al momento, aggiunge la fonte, i Tomahawk sono rimasti fuori dalle lista delle armi da inviare a Kiev, ma potrebbero essere inseriti in un momento successivo se il presidente volesse esercitare maggiore pressione su Mosca.
Secondo le fonti del Post, Trump è arrivato a questa determinazione per tre ragioni: la prima per reagire a quella che percepisce come una mancanza di rispetto da parte di Vladimir Putin che sta platealmente ignorando la sua richiesta di un cessate il fuoco. La seconda, perché ha visto l’efficacia della potenza americana con i raid in Iran. E la terza perché si è convinto che Putin negozierà solo se minacciato, e per questo ha deciso per « l’escalation per ottenere la de-escalation ».