L'actualité du Proche et Moyen-Orient et Afrique du Nord

Iran : Benyamin Netanyahu, «avanti con o senza Trump, raggiungeremo gli impianti nucleari»

(Roma, 20 giugno 2025). Il programma nucleare iraniano sarà fermato « con o senza Trump ». Ad assicurarlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo che il presidente Usa ha deciso di prendersi 2 settimane di tempo per lasciare spazio alla diplomazia prima di decidere se intervenire o meno con un’azione militare contro Teheran. « Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi, cioè i loro impianti nucleari », ha aggiunto Netanyahu. Motivo per cui il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dato l’ordine di intensificare i raid « contro obiettivi del regime », mentre il capo dell’esercito, Eyal Zamir, si è rivolto direttamente agli israeliani avvertendoli di prepararsi a una « campagna militare prolungata contro l’Iran ».

Gli attacchi reciproci tra Israele e Iran non si sono infatti fermati, segnando una settimana dall’inizio del conflitto. Teheran ha bombardato Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa. Nella città portuale nel nord di Israele sono rimaste ferite 19 persone, di cui due gravemente. Raid dell’Idf hanno invece colpito siti militari e nucleari, uccidendo uno scienziato, il decimo morto dall’inizio della guerra. Il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha avvertito del rischio di emissioni radioattive, nel caso venissero profondamente danneggiati i siti nucleari iraniani. A destare maggiore preoccupazione è la centrale di Bushehr attualmente in funzione in cui un « un colpo diretto comporterebbe un rilascio molto elevato di radioattività nell’ambiente » con « gravi conseguenze ».

Grossi, parlando al Consiglio delle Nazioni Unite, ha anche avanzato una possibile soluzione diplomatica: « L’Aiea può garantire, attraverso un sistema di ispezioni ineccepibile, che in Iran non saranno sviluppate armi nucleari ». La ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto è stato anche lo scopo dell’incontro a Ginevra, in Svizzera, dei ministri degli Esteri di Germania, Francia, Regno Unito e Ue, con il loro omologo iraniano. I ministri europei, al termine dei colloqui, hanno assicurato la volontà propria e dell’Iran di continuare il dialogo. Al centro dei colloqui si è trattata la questione dell’uranio arricchito, su cui, secondo media informati, Teheran sarebbe disposta a mettere dei limiti. Versione confermata anche da un funzionario di Teheran, Majid Farahani, che alla Cnn ha detto che il suo governo sarebbe pronto a « concessioni » sull’arricchimento dell’uranio ma non ad azzerarlo.

(Il Tempo)

Recevez notre newsletter et les alertes de Mena News


À lire sur le même thème