(Roma, 11 maggio 2025). All’indomani della proposta del presidente russo Vladimir Putin, di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev, arrivano le reazioni degli Stati Uniti che mettono « i puntini sulle i ».
« Prima la tregua poi le trattative, non il contrario » dice in sostanza l’inviato speciale di Trump, Keith Kellogg. Ieri i leader dei « Volenterosi » a Kiev avevano proposto a Putin un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni durante i quali si sarebbe potuti passare a una discussione di pace globale.
Da parte sua Putin, nella sua proposta non aveva escluso che si sarebbe potuti arrivare ad un cessate il fuoco esteso, ma senza pre-condizioni.
Putin ha detto esplicitamente di non « escludere che si possa arrivare ad un « nuovo tipo di cessate il fuoco » senza rispondere direttamente alla proposta europea. Il presidente russo ha poi dichiarato di voler « ripristinare rapporti costruttivi tra Russia e Stati europei, compresi quelli che, a suo dire si rivolgono a Mosca Mosca « in modo sostanzialmente villano e tramite ultimatum ».
Immediata la reazione del presidente francese Emmanuel Macron: « E’ un primo passo, ma non è sufficiente- ha detto- « Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati ». Donald Trump, ha subito postato sul suo social un messaggio contenente la sua soddisfazione « Potenzialmente un giorno grandioso per Russia e Ucraina », ha scritto il presidente degli Stati Uniti che ha aggiunto di voler continuare a « lavorare con entrambe le parti per porre fine alla guerra ».
Di Sonia Mancini. (TG LA7)