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Ucciso uno dei terroristi islamici più pericolosi al mondo

(Roma, 15 marzo 2025). Il califfo Abu Khadija era il n.2 dell’Isis ma era destinato a diventare il n1 del gruppo

Il leader dello Stato islamico in Iraq e Siria, Abdullah Maki Musleh al-Rifai – noto come Abu Khadija – « considerato uno dei terroristi più pericolosi in tutto il mondo », è stato ucciso dalle forze di sicurezza irachene insieme alla coalizione guidata dagli Stati Uniti che combatte il gruppo militante. Lo ha annunciato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani.

L’uomo era il candidato a diventare a breve il ‘numero uno’ dell’Isis. Un funzionario della sicurezza ha affermato che l’operazione è stata condotta tramite un attacco aereo nella provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale, mentre un secondo funzionario ha affermato che ha avuto luogo ieri sera. Abu Khadija era responsabile delle « operazioni esterne » dell’organizzazione terroristica.

Nato nel 1991 nel distretto di Balad – nella provincia di Salah Ed-Din, in Iraq – il super terrorista, che era anche il capo dell’Isis nelle province siriane e irachene, l’8 giugno 2023 era stato designato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti come ‘terrorista globale’ e nell’estate del 2023 era stato preso di mira dalle sanzioni statunitensi. Si ritiene che Abu Khadija abbia svolto un ruolo chiave nel coordinamento degli attacchi dell’Isis degli ultimi anni e nel reclutamento di combattenti. Le forze irachene e la coalizione guidata dagli Usa ritengono che la sua morte rappresenti un duro colpo per la leadership e le capacità operative del gruppo in Iraq e Siria e in generale in tutto il mondo.

L’operazione segna una vittoria significativa nella battaglia in corso in Iraq contro il gruppo estremista, che continua a rappresentare una minaccia per la sicurezza nonostante abbia perso gran parte del suo controllo territoriale. Da mesi i funzionari iracheni avvertono di una possibile rinascita dell’Isis dopo la caduta dell’ex presidente Bashar Assad in Siria. Già a ottobre, le autorità irachene avevano annunciato di aver ucciso nove comandanti dell’Isis, tra cui il leader jihadista più anziano del paese, « il cosiddetto governatore dell’Iraq », Jassim al-Mazrouei.

Di Francesco Spartà. (AGI)

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