(Roma, 17 febbraio 2025). Le Idf hanno inoltre intensificato le loro difese sul lato israeliano del confine, con diverse nuove postazioni dell’esercito
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato che le truppe rimarranno dispiegate in cinque posizioni strategiche occupate nel Libano meridionale nonostante la scadenza fissata a domani, 18 febbraio, per il ritiro, nel quadro dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 27 novembre. Secondo il quotidiano “Times of Israel”, gli Stati Uniti hanno autorizzato le Idf a rimanere nelle postazioni, anche se non è ancora chiaro per quanto tempo. Queste postazioni, fuori da aree residenziali, si trovano su una collina vicino a Labbouneh, di fronte alla città di confine israeliana di Shlomi; sulla cima di Jabal Blat, di fronte a Zar’it; su una collina di fronte ad Avivim e Malkia; su una collina di fronte a Margaliot e su una collina di fronte a Metula. Le Idf si ritireranno da tutti i villaggi e le città di confine libanesi domani.
Le Idf hanno inoltre intensificato le loro difese sul lato israeliano del confine, con diverse nuove postazioni dell’esercito, una di fronte a ogni comunità di confine israeliana; migliori capacità di sorveglianza, tra cui più telecamere, radar e sensori; e triplicando il numero di truppe rispetto a prima della guerra con il movimento sciita Hezbollah. Sempre secondo il “Times of Israel”, le Idf sono in allerta per eventuali proteste dei residenti dei villaggi di confine del Libano meridionale e hanno affermato che impediranno a chiunque di avvicinarsi al confine o alle postazioni occupate. Secondo le Idf l’area libanese vicino alla Linea blu, la linea di demarcazione con Israele, è stata completamente sgomberata dalle infrastrutture e dalle armi di Hezbollah, dopo che negli ultimi giorni si sono intensificate le attività dell’esercito per distruggere depositi e munizioni del gruppo.