Il Consiglio della Guardie della Rivoluzione islamica (IRGC) ha messo in guardia gli Stati Uniti da qualsiasi eventuale mossa «provocatoria» nella regione del Golfo Persico e nel Golfo di Oman, ed ha aumentato le operazioni di pattugliamento per garantire il passaggio delle navi iraniane. Secondo fonti e media italiani, la notizia è giunta il 19 aprile attraverso un comunicato dell’IRGC e fa seguito all’episodio del 15 aprile, quando imbarcazioni del Corpo delle Guardie della rivoluzione Islamica si sono ripetutamente avvicinate ad una flotta di navi da guerra USA nel Golfo Persico. Per Washington si è trattato di una mossa «pericolosa e provocatoria». Dal canto loro, anche per le milizie iraniane le mosse di Washington costituiscono una minaccia per la sicurezza di Teheran e, pertanto, si sono dette pronte a rispondere con forza in caso di «errori strategici». Parallelamente, le forze statunitensi sono state esortate a ritirarsi dalla regione, in quanto la loro presenza, secondo l’IRGC, oltre ad essere pericolosa, è illegale e rappresenta una fonte di instabilità. Inoltre, Washington è stata invitata a rispettare i protocolli e le norme sancite a livello internazionale nella regione del Golfo Persico e nel Golfo di Oman e a non oltrepassare la «red line» rappresentata dalla sicurezza della regione e dell’intero Paese.