(Roma, 17 novembre 2024). La recente collaborazione tra il Neo Space Group (NSG) dell’Arabia Saudita e Safran, gigante francese del settore aerospaziale e della difesa, rappresenta un significativo passo avanti nelle ambizioni del Regno nel campo della tecnologia spaziale e della difesa.
Questi colloqui, che si concentrano su potenziali accordi di trasferimento di tecnologia (TOT), sono parte integrante della strategia saudita di diversificare la propria economia, riducendo la dipendenza dal petrolio e sviluppando nuove capacità tecnologiche. Con il programma di investimenti Vision 2030, l’Arabia Saudita punta a diventare un leader regionale nell’industria spaziale e della difesa, rafforzando la sua autonomia tecnologica e posizionandosi come attore chiave in un settore sempre più cruciale per la sicurezza nazionale. La cooperazione tra NSG e Safran si concentra su vari ambiti, tra cui lo sviluppo di sistemi satellitari avanzati, tecnologie di difesa spaziale e soluzioni integrate che potrebbero migliorare le capacità di sorveglianza, comunicazione e difesa del Regno.
L’esperienza della francese Safran, che vanta una lunga storia di innovazione nel settore aerospaziale, rappresenta un’opportunità unica per Riad di acquisire competenze tecniche avanzate attraverso il trasferimento di tecnologia. Questo non solo consentirà al Regno di sviluppare una propria industria spaziale autosufficiente, ma permetterà anche di creare nuovi posti di lavoro altamente specializzati e di potenziare la forza lavoro locale in settori strategici.
L’obiettivo di NSG è chiaro: accelerare il processo di acquisizione di tecnologie all’avanguardia che possano contribuire a rafforzare la sicurezza nazionale saudita e a sostenere lo sviluppo economico in settori non legati agli idrocarburi. Il trasferimento di tecnologia (TOT) è uno degli strumenti chiave attraverso cui l’Arabia Saudita mira a raggiungere questi obiettivi, consentendo non solo l’acquisizione di know-how straniero, ma anche lo sviluppo di capacità locali di progettazione e produzione. L’accordo con Safran potrebbe includere la formazione di ingegneri sauditi, lo sviluppo di infrastrutture di ricerca e produzione e la creazione di joint venture per la produzione di componenti tecnologici avanzati direttamente nel Regno. Questo approccio rientra nella più ampia strategia saudita di sviluppare capacità di difesa autonoma, in un contesto regionale caratterizzato da crescenti minacce geopolitiche e dalla necessità di proteggere infrastrutture critiche e confini nazionali.
La cooperazione con Safran si inserisce in una serie di altre iniziative che vedono il Regno collaborare con vari partner internazionali, tra cui la Cina, per espandere le sue capacità nel settore aerospaziale e della difesa.
Negli ultimi anni, l’Arabia Saudita ha investito in modo significativo nel settore spaziale, lanciando satelliti per scopi sia commerciali che militari e cercando di posizionarsi come hub regionale per le tecnologie aerospaziali. Questo impegno è testimoniato anche dai colloqui tra NSG e Safran, che potrebbero portare allo sviluppo di nuove piattaforme satellitari, sistemi di lancio autonomo e tecnologie di difesa contro potenziali minacce dallo spazio. Tuttavia, il trasferimento di tecnologia non è privo di sfide, poiché richiede non solo investimenti significativi ma anche un quadro regolamentare che possa garantire la protezione della proprietà intellettuale e dei segreti industriali. In un contesto geopolitico sempre più competitivo, l’Arabia Saudita sta cercando di bilanciare le sue relazioni con potenze come la Cina, gli Stati Uniti e l’Europa per ottenere il massimo beneficio possibile dalle sue partnership internazionali. L’accordo con Safran potrebbe fungere da catalizzatore per ulteriori collaborazioni con altre aziende leader nel settore, accelerando il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del piano Vision 2030.
In definitiva, la collaborazione tra Neo Space Group e Safran rappresenta un importante tassello nella strategia saudita di diventare una potenza tecnologica regionale, riducendo la dipendenza dalle importazioni di tecnologie critiche e sviluppando capacità di produzione locale. Questo non solo rafforzerà la posizione geopolitica del Regno ma contribuirà anche a creare un ecosistema sostenibile che possa attrarre investimenti e talenti da tutto il mondo, trasformando l’Arabia Saudita in un centro di eccellenza per l’innovazione tecnologica e la difesa.
Di Giuseppe Gagliano. (Inside Over)