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Israele spezza il braccio finanziario di Hezbollah

(Roma, 21 ottobre 2024). L’aviazione israeliana ha preso di mira gli uffici della Al-Qard al-Hassan, soggetta alle sanzioni americane, a Tiro e Nabatiyeh, nel sud del Libano, provocando, secondo l’agenzia di stampa libanese Ani, « danni immensi »

Israele ha colpito gli interessi finanziari di Hezbollah bombardando gli uffici di una società finanziaria in Libano. L’aviazione israeliana ha preso di mira gli uffici della Al-Qard al-Hassan, soggetta alle sanzioni americane, a Tiro e Nabatiyeh, nel sud del Libano, provocando, secondo l’agenzia di stampa libanese Ani, « danni immensi ».

Il giorno prima erano stati colpito gli uffici della stessa società nella periferia sud di Beirut, una delle roccaforti del movimento sciita, e a Baalbeck.

Estendendo la sua offensiva oltre gli obiettivi militari presi di mira finora, l’Idf ha annunciato di aver compiuto attacchi « su decine di installazioni utilizzate » da Hezbollah « per finanziare le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele ».

Al-Qard Al-Hassan è un istituto finanziario legato a Hezbollah che eroga microcrediti nel Paese dove il sistema bancario tradizionale ha collassato a causa della crisi economica. Fa parte di una rete di associazioni, scuole e ospedali che ne hanno consolidato la popolarità all’interno della comunità sciita e non solo. Secondo Israele, nelle casse di Al-Qard al-Hassan sarebbero depositati « miliardi di dollari » appartenenti a Hezbollah.

L’esercito intanto prosegue le operazioni di terra lungo il confine settentrionale per consentire il ritorno di circa 60.000 residenti sfollati a causa dell’incessante lancio di razzi da parte di Hezbollah.

« Non solo stiamo sconfiggendo il nemico, ma stiamo distruggendo tutti i siti che voleva utilizzare come basi per attacchi contro Israele », ha detto ieri il ministro della Sicurezza israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in visita ai soldati schierati nel nord. Bombardamenti nella notte scorsa hanno colpito anche diverse località del sud del Libano. Oggi, all’arrivo a Beirut dell’inviato americano Amos Hochstein, il quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar titolava: « Hochstein negozia con il fuoco », con una foto che mostra un aereo all’aeroporto di Beirut e il fumo che si leva dopo un bombardamento.

(AGI)

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