«Un’esplosione devastante». La nave fantasma russa (piena di fertilizzante) che spaventa Londra

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(Roma, 27 settembre 2024). Al momento la nave si trova ancorata davanti alla costa del Kent. Le sue condizioni sono pessime e contiene la stessa sostanza fertilizzante deflagrata nel porto di Beirut nel 2020 (provocando una strage)

Alta tensione al largo delle coste del Regno Unito, dove una nave cargo danneggiata provenienti dalla Russia, che trasporta carichi potenzialmente esplosivi, sta per attraversare le acque territoriali britanniche. L’imbarcazione fantasma, come è stata definita dai media internazionali, è piena di fertilizzante (20 tonnellate) e c’è il rischio che possa saltare in aria. Al momento si trova ancorata davanti alla costa del Kent ma le sue condizioni sono pessime. A complicare ulteriormente la situazione c’è un aspetto non da poco: contiene la stessa sostanza deflagrata nel porto di Beirut, in Libano, nel 2020, ma in quantità sette volte maggiori. Non è dato sapere perché la nave non sia tornata al porto russo – da dove è partita – per effettuare le riparazioni necessarie.

La nave russa che spaventa l’Uk

I dati di MarineTraffic hanno mostrato che giovedì pomeriggio la Ruby, questo il nome della nave, si trovava a circa 14 miglia nautiche dalla costa inglese, ovvero a sole due miglia dal suo confine marittimo. La Bbc ha fatto sapere che l’imbarcazione trasportava 20mila tonnellate metriche di nitrato di ammonio. Come detto, circa sette volte di più della quantità responsabile dell’esplosione del porto di Beirut del 2020. Non vi è tuttavia alcun indizio che il carico rappresenti un pericolo immediato.

La Guardia costiera britannica ha fatto sapere di essere in contatto con la Ruby e che ne monitorerà l’avanzamento nelle acque britanniche. La nave è accompagnata da un rimorchiatore di scorta e si prevede che farà rifornimento in mare. Di recente questa imbarcazione ha suscitato allarme in numerosi Paesi europei. Sempre secondo la solita Bbc, la nave battente bandiera maltese sarebbe partita dalla Russia a luglio dal porto nord-occidentale di Kandalaksha, vicino alla Finlandia. Poco dopo si è incagliata a causa di una tempesta.

I dati di VesselFinder mostrano che la nave ha fatto scalo a Tromso, nella Norvegia settentrionale, all’inizio di questo mese. L’autorità marittima norvegese ha dichiarato di aver riscontrato danni allo scafo, all’elica e al timone della Ruby, ma di averla comunque ritenuta idonea alla navigazione.

Rischio esplosione ?

Le cose sarebbero cambiate in un secondo momento. La nave era pronta ad attraccare in Lituania, ma il primo ministro del Paese le ha impedito di farlo con il suo carico. Quando, in seguito, è passata in Danimarca c’è stata una risposta simile. « Nessuno vuole questa nave a causa del carico », ha detto a Dagbladet Information Jens Wenzel Kristoffersen, analista della difesa presso Nordic Defense Analysis. I dati della citata MarineTraffic hanno mostrato che la Ruby era destinata a Marsaxlokk a Malta (che non ha però intenzione di accoglierla).

Nelle ultime settimane, la Ruby ha viaggiato verso sud lungo la costa norvegese e attraverso il Mare del Nord. Il 25 settembre ha gettato l’ancora a circa 15 miglia a nord-est di Margate, nel Kent, vicino allo stretto di Dover, una delle vie d’acqua più trafficate del mondo.

La Maritime and Coastguard Agency (MCA) ha affermato che la nave è « attualmente ancorata in sicurezza al di fuori delle acque territoriali del Regno Unito, in attesa delle condizioni appropriate per rifornirsi di carburante in mare prima di attraversare la Manica ».

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)