Il Ministero degli Esteri iracheno ha duramente condannato, giovedì 16 aprile, un attacco condotto dalla Turchia nel Nord dell’Iraq il giorno precedente, il 15 aprile, che ha causato altresì la morte di 3 civili.
Secondo quanto riportato in una dichiarazione del portavoce degli Esteri iracheno, Ahmed al-Sahaf, Baghdad, oltre a consegnare una nota di protesta contro Ankara, ha convocato l’ambasciatore turco in Iraq, Fatih Yildiz. Anche il comando delle operazioni congiunte e della Difesa aerea hanno considerato l’accaduto del 15 aprile una «flagrante violazione» dello spazio aereo iracheno da parte di Ankara, nonché una violazione della sovranità del Paese. Secondo quanto riferito da fonti curde, il 15 aprile droni di provenienza turca hanno bombardato un campo profughi situato a Makhmur, nel Nord dell’Iraq, causando la morte di 3 civili, di cui due donne. Un secondo attacco ha poi interessato Rawanduz, una città della regione del Kurdistan situata nel Governatorato di Erbil, vicino ai confini con l’Iran e la Turchia.