Nuovo raid israeliano in Libano : colpito il capo dell’ala militare di Fatah

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(Roma, 21 agosto 2024). Khalil al-Makdah è stato eliminato mentre si trovava a bordo di un’auto vicino a Sidone, nel sud del Paese dei cedri

Nuovo raid israeliano in Libano, nella città di Sidone. Questa volta, le forze armate di Tel Aviv hanno preso per la prima volta di mira i quadri dirigenti di Fatah, l’organizzazione palestinese di cui fa parte anche il presidente dell’Anp Abu Mazen. Nell’attacco, è stato ucciso Khalil al-Makdah, fratello dell’alto funzionario del gruppo Munir al-Makdah e capo delle brigate dei Martiri di al-Aqsa.

L’identità del bersaglio dello Stato ebraico è stata diffusa dal canale televisivo saudita Al-Hadth e confermata sia da un altro membro di rilievo di Fatah, sia da Afp, mentre secondo il quotidiano libanese an-Nahar nell’attacco sarebbero rimaste ferite diverse persone. Khalil al-Makdah si trovava a bordo di un’automobile quando è stato eliminato e i video della carcassa del veicolo in fiamme sono stati condivisi sui social. “Il cammino verso la vittoria o il martirio e gli omicidi ci rendono più forti”, ha dichiarato il fratello della vittima Munir al-Makdah, accusato precedentemente da Israele di contrabbando di armi in Giudea e Samaria.

Secondo Tawfiq Tirawy, membro del comitato centrale di Fatah, l’uccisione del capo del braccio armato del gruppo sarebbe parte di una strategia di Israele volta a scatenare una guerra regionale. “L’assassinio di un funzionario di Fatah è un’ulteriore prova che Israele vuole scatenare una guerra su larga scala nella regione”, ha dichiarato.

Le Idf hanno commentato l’attacco sul loro profilo X in lingua ebraica, accompagnando il post con una ripresa dall’alto del momento in cui l’auto su cui viaggiava Khalil al-Makdah è stata colpita.

L’esercito israeliano ha anche ricordato che il fratello del bersaglio eliminato è un collaboratore dei pasdaran iraniani e degli Hezbollah, che continuano a lanciare attacchi missilistici contro le regioni settentrionali dello Stato ebraico.

Di Filippo Jacopo Carpani. (Il Giornale)