Le Forze di difesa di Israele hanno confermato di aver ucciso un comandante delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, Khalil al-Maqdah, in un attacco a Sidone, nel sud del Libano, lo si apprende da una nota diffusa dalle Idf su Telegram, in cui si legge: “Le Idf e Shin Bet continuano una serie di eliminazioni in Libano di terroristi che dirigono attività terroristiche in Giudea e Samaria (Cisgiordania) per conto del Corpo dei Guardiani della rivoluzionarie islamica iraniana (pasdaran)”.
“Khalil è il fratello di Mounir al-Maqdah, residente in Libano, che opera per conto dell’organizzazione terroristica Hezbollah e dei pasdaran e continua a tentare di compiere attacchi terroristici”, prosegue la nota, che aggiunge: “I due collaborano per conto dei pasdaran e sono coinvolti nella direzione di attacchi terroristici e nel contrabbando di armi e fondi destinati ad attività terroristiche in Giudea e Samaria”.
Secondo le Idf “nel marzo 2024, è stato rivelato che le armi contrabbandate in Giudea e Samaria sono state distribuite a cellule terroristiche reclutate e dirette dalle infrastrutture terroristiche di Khalil e Mounir in Libano”. Inoltre la nota afferma che “gli ufficiali responsabili della direzione e dell’esecuzione del contrabbando di armi in Israele e della direzione degli attacchi terroristici sono iraniani, guidati da Jawad Jaafari, capo dell’Unità 4.000, un’unità di operazioni speciali dell’ala di intelligence dei pasdaran, insieme ad Ashgar Bakari, comandante dell’Unità 840, un’unità di operazioni speciali della Forza Qods iraniana”.