L’Iraq sospende per tre mesi la licenza concessa all’agenzia di stampa Reuters

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L’Iraq ha sospeso per tre mesi la licenza concessa all’agenzia di stampa Reuters, dopo che questa ha pubblicato un rapporto in cui affermava che il numero di contagi da coronavirus era più elevato rispetto a quanto riferito ufficialmente. Reuters sarà quindi costretta a sospendere le attività nella propria sede irachena. Per le autorità irachene, «quanto commesso rappresenta una violazione delle regole e norme relative alla trasmissione mediatica di informazioni». La notizia è stata annunciata dall’agenzia di stampa stessa il 14 aprile, specificando che Reuters sarà altresì costretta a pagare un’ammenda di 25 milioni di dinari, pari a circa 21.000 dollari. A stabilirlo è stata la Commissione per la Comunicazione e i Media, l’autorità che autorizza e regolamenta i servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e informazione in Iraq, la quale ha riferito che, «date le circostanze attuali, la diffusione di dati non ufficiali sulla pandemia potrebbe ripercuotersi negativamente sulla salute e sulla sicurezza della società, oltre a dare un’immagine negativa della cellula di crisi responsabile di gestire le informazioni e i provvedimenti relativi al coronavirus». (Agenzie)