(Roma, 07 agosto 2024). L’attacco ha visto il coinvolgimento dell’intelligence ucraina, che tramite il portavoce della Direzione principale dell’intelligence Andriy Yusov ha ammesso l’invio ai tuareg di informazioni utili all’attacco
Il Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim), formazione filo al Qaeda attiva in Mali, ha rivendicato la responsabilità di un’imboscata tesa ad un altro convoglio delle forze paramilitari russe (ex Wagner) sulla strada di Mourdiah, nella regione occidentale di Koulikoro (60 chilometri dalla capitale Bamako).
I jihadisti rivendicano di aver inflitto al nemico “grandi perdite umane”, senza fornire cifre o altre informazioni, e annunciano l’uccisione di uno di loro. Sui social russi circolano nel frattempo informazioni, non confermabili, su centinaia di combattenti tuareg bloccati dalle Forze armate maliane (Fama) in una località vicina a Tinzaouten, nel nord del Paese. Qui, fra il 25 e il 27 luglio ribelli tuareg hanno effettuato un’imboscata contro le Fama e i Wagner, provocando la morte di 131 uomini, di cui 47 soldati governativi maliani e 84 mercenari russi. L’attacco ha visto il coinvolgimento dell’intelligence ucraina, che tramite il portavoce della Direzione principale dell’intelligence (Hur) Andriy Yusov ha ammesso l’invio ai tuareg di informazioni utili all’attacco.