(Roma, 08 maggio 2024). La costruzione, che sta avvenendo in gran segreto, conta almeno una decina di edifici
Un’impresa privata sta costruendo un rifugio per il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko a Krasnaya Polyana, una località di montagna vicina a Sochi, in Russia. E’ quanto emerge da un’indagine compiuta da “Belsat”, emittente televisiva polacca in lingua bielorussa, e dall’associazione Belpol, che riunisce ex agenti delle forze di sicurezza di Minsk.
A quanto riferito, Belpol ha ottenuto i documenti di progettazione del complesso da Krasnodargrazhdanproekt, l’azienda responsabile per la sua costruzione. Le fonti di Belpol reputano che alcuni assistenti stretti di Lukashenko siano coinvolti nel progetto, ragione per la quale suppongono che il lussuoso rifugio sia destinato al leader bielorusso in un futuro in cui dovesse lasciare la presidenza. La costruzione sta avvenendo in gran segreto, “tramite una società di facciata, dietro un’alta recinzione”, ha riferito l’associazione. “Hanno paura che informazioni sullo scopo di questa attività edilizia possano finire ai media”, hanno aggiunto da Belpol.
Il rifugio si estende su un’area di 97 mila metri quadrati e conta una decina di edifici – tra cui un albergo, un ristorante più grande dell’hotel, un cinema, piscine, uno studio privato, un presidio per le forze di sicurezza dotato di armeria e un posto di controllo – che occupano un totale di oltre 7.300 metri quadrati.
La supposizione degli autori dell’indagine giornalistica è che Lukashenko abbia deciso di costruire questo costoso nascondiglio in Russia dopo le proteste di opposizione che erano seguite alle elezioni presidenziali del 2020, segnate da brogli. Malgrado il leader bielorusso abbia più volte dichiarato che un giorno avrebbe lasciato la presidenza del Paese, recentemente ha affermato che si ricandiderà alle presidenziali del 2025.