Israele attacca l’Iran. «Forti esplosioni» sono state segnalate nella regione di Esfahan

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La risposta è arrivata prima della Pasqua ebraica, in programma dal 22 al 30 aprile. Nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19, infatti, Israele ha reagito all’attacco dell’Iran di sabato 13. “Forti esplosioni” sono state segnalate nella regione centrale di Esfahan, dove si trovano siti nucleari. Al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di Tel Aviv, ma l’episodio ha tutte le caratteristiche della rappresaglia israeliana, dopo giorni di minacce nonostante i ripetuti inviti della comunità internazionale alla prudenza.

Ufficialmente Israele non assumerà la responsabilità dell’attacco in Iran “per ragioni strategiche”. Lo scrive il Jerusalem Post, citando “fonti israeliane”, che hanno dichiarato informalmente «occhio per occhio, dente per dente». Israele ha reagito laddove è stato attaccato“. Gli iraniani sostengono che si sia trattato di “un’esplosione in una fabbrica” perché vogliono evitare un’escalation. Secondo le fonti israeliane non è chiaro il motivo per cui il Pentagono abbia rivelato ai media americani il coinvolgimento di Israele; avrebbero potuto restare in silenzio. Avrebbero potuto preservare la dignità dell’Iran ed evitare di aggravare la situazione da soli, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano.