Netanyahu: «con Biden sono stato chiaro, nessuna sconfitta di Hamas senza l’operazione a Rafah»

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(Roma, 19 marzo 2024). « Abbiamo un disaccordo con gli statunitensi sulla necessità di entrare a Rafah. Non sulla necessità di eliminare Hamas »

Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha detto “chiaramente” al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che non c’è modo di “distruggere” il movimento islamista palestinese Hamas senza un’operazione di terra a Rafah, la città più a sud della Striscia di Gaza, dove risiedono circa 1,5 milioni di sfollati. Parlando alla commissione Affari esteri e Difesa della Knesset (il Parlamento israeliano), Netanyahu ha affermato che le Forze di difesa israeliane (Idf) entreranno a Rafah con un’operazione di terra, spiegando di averlo riferito al presidente Usa durante la loro telefonata di ieri. “Abbiamo un disaccordo con gli statunitensi sulla necessità di entrare a Rafah (…) Non sulla necessità di eliminare Hamas, ma sulla necessità di entrare a Rafah. Non vediamo un modo per eliminare militarmente Hamas senza distruggere questi battaglioni rimanenti (siti nella città meridionale).

Siamo determinati a farlo”, ha dichiarato il premier israeliano. “Non c’è modo” di eliminare questi battaglioni “se non andando sul campo”, ha sottolineato Netanyahu, aggiungendo di aver concordato con Biden un meccanismo che permetta agli Usa di condividere le proprie idee sull’ingresso degli aiuti umanitari e sull’evacuazione dei civili. “Dobbiamo completare l’eliminazione militare di Hamas (…) non si può dire ‘distruggeremo l’80 per cento di Hamas’, ‘distruggeremo il 20 per cento’, perché quel 20 per cento si riorganizzerebbe e riprenderebbe la Striscia, e naturalmente questo rappresenterebbe una nuova minaccia per Israele”, ha detto il primo ministro, aggiungendo che questa costituirebbe “anche una vittoria per l’asse più ampio che ci minaccia: l’asse iraniano”.

(Nova News)