Medioriente: Hassan Nasrallah attacca Israele, uccisione Al-Arouri è palese aggressione

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(Roma, 03 gennaio 2024). Il giorno dopo l’uccisione a Beirut del numero due dell’ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, continua a salire la tensione in Medioriente. L’Egitto decide di congelare la sua partecipazione alla mediazione tra Israele e le fazioni palestinesi mentre in Cisgiordania, regione della quale Al-Arouri era originiario, si registrano scioperi e proteste. Ma gli occhi di tutti erano puntati sul discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Il numero uno del ‘partito di Dio’ libanese ha detto che quanto accaduto ieri a Beirut è una « palese aggressione israeliana », anche se lo Stato ebraico non ha mai rivendicato la paternità dell’azione, e « un crimine che non resterà impunito ».

Nasrallah ha attaccato frontalmente Israele sottolineando come abbia « completamente fallito » nella sua offensiva e la sua immagine nel mondo sia « crollata », mentre quella della resistenza palestinese è « aumentata » con Hamas che « gode del più alto livello di sostegno della sua storia ». Quanto ai fatti accaduti il 7 ottobre Nasrallah ha ribadito di non esserne stato a conoscenza in anticipo, perché le organizzazioni « operano indipendentemente le une dalle altre, in base ai propri interessi e a quelli della propria popolazione ». Questo, tuttavia, non significa che gli sciiti libanesi ne abbiano « preso le distanze ». Nasrallah ha poi messo in guardia Israele in merito a eventuali operazioni su larga scala in Libano. « La nostra resistenza è più preparata che mai – ha affermato – se pensano di fare una guerra contro il Libano se ne pentiranno. La nostra battaglia sarà senza confini e senza regole. Non abbiamo paura della guerra ».

L’esercito israeliano ha risposto dicendo di essere « pronto » anche sul fronte Nord ma la priorità resta « la lotta contro Hamas » nella Striscia di Gaza, dove secondo le autorità locali il bilancio delle vittime è salito a 22.300.
Non si placa la tensione nemmeno nel Mar Rosso dove i ribelli yemeniti Houthi hanno annunciato di aver attaccato un’altra nave mercantile diretta verso i porti israeliani. La coalizione internazionale ‘anti-Houthi’ guidata dagli Stati Uniti e di cui fa parte anche l’Italia ha risposto chiedendo « la fine immediata degli attacchi illegali » avvertendo i ribelli yemeniti che, in caso contrario, dovranno « assumersi le responsabilità delle conseguenze qualora dovessero continuare a minacciare vite umane, l’economia globale e il libero flusso del commercio nelle vie navigabili critiche della regione ».

(Il Tempo)