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Algeria: morto l’ex ministro della Difesa Khaled Nezzar

Il generale Khaled Nezzar aveva servito nell’esercito francese prima di unirsi alla rivoluzione di liberazione algerina all’inizio degli anni Sessanta. Nezzar è stato comandante delle forze terrestri e vice capo di stato maggiore dell’esercito algerino nel 1987, poi ministro della Difesa dal 1990 al 1993.

Il generale è stato protagonista della scena algerina all’inizio degli anni ’90, dopo che insieme ad un gruppo di altri generali dell’esercito intervenne per fermare il processo elettorale a seguito della vittoria del Fronte Islamico di Salvezza (Fis) alle legislative del dicembre 1991. In seguito, il Paese entrò in una guerra civile, il cosiddetto «decennio nero».

Nell’agosto scorso, l’ex ministro della difesa algerino era stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona per violazione del diritto internazionale bellico e crimini contro l’umanità commessi tra il 1992 e il 1994.

Nezzar era accusato di avere «consapevolmente e intenzionalmente quantomeno tollerato, coordinato e incoraggiato atti di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti, violazioni dell’integrità fisica e psichica, carcerazioni e condanne arbitrarie, nonché esecuzioni extragiudiziali».

L’allora 85enne ex ministro era stato fermato nell’ottobre 2011 mentre si trovava a Ginevra, dopo che l’ong TRIAL International e privati cittadini lo avevano denunciato. L’uomo era poi stato rilasciato e aveva abbandonato la Confederazione, ma l’MPC aveva aperto un’inchiesta penale nei suoi confronti.

Nel 2017 lo stesso Ministero pubblico della Confederazione abbandonò il procedimento ritenendo che la guerra civile in Algeria non fosse da considerare come «conflitto armato interno» ai sensi della legge e che la Svizzera non avesse quindi la competenza per giudicare eventuali crimini di guerra. Tale decisione fu però ribaltata dal Tribunale penale federale, che rinviò il dossier all’MPC. Quest’ultimo ha dunque dovuto riaprire il procedimento penale.

Da parte loro, i legali di Nezzar – nonché lo Stato algerino – in dichiarazioni passate avevano fortemente contestano le accuse mosse nei confronti del loro cliente.

I crimini di guerra sono punibili in Svizzera dal 1968, indipendentemente dal luogo dove sono stati commessi e dalla nazionalità dell’autore o della vittima. La Confederazione ha ratificato le Convenzioni di Ginevra (il cui scopo è regolamentare la condotta di guerra) nel 1950 e l’Algeria nel 1960.

(Blue News)

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