(Roma, 18.12.2023). Proteggerà il traffico mercantile dagli attacchi dei missili balistici dallo Yemen
Gli Stati Uniti hanno annunciato la costituzione di una task force navale a protezione del traffico mercantile nel Mar Rosso dagli attacchi dei missili balistici lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen. Le nazioni partecipanti all’iniziativa, denominata ‘Prosperity Guardian’, sono oltre agli Stati Uniti, Regno Unito, Bahrain, Canada, Francia, Italia, Olanda, Norvegia, Seychelles e Spagna.
L’annuncio di Austin in Bahrein
L’annuncio è stato dato dal segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a Manama, in Bahrein. « Questa è una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva », ha detto Austin in un comunicato diffuso da Manama poco dopo la mezzanotte (ora locale).
Alcune delle nazioni partecipanti condurranno pattugliamenti congiunti, mentre altre forniranno sostegno di intelligence nel Mar Rosso Meridionale e nel Golfo di Aden. La missione sarà coordinata dalla già esistente Combined Task Force 153, istituita nell’aprile 2022 per migliorare la sicurezza marittima nel Mar Rosso, Bab el-Mandeb e nel Golfo di Aden. Nella CTF 153 figuravano 39 Paesi membri, ma i funzionari della difesa stavano lavorando per determinare quale di loro avrebbe partecipato a quest’ultima iniziativa.
Gli ultimi episodi: tre navi colpite
Tre navi da guerra statunitensi – la USS Carney, la USS Stethem e la USS Mason, tutte cacciatorpediniere della Marina – si muovono quotidianamente attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb per contribuire a scoraggiare e rispondere agli attacchi degli Houthi, lanciati con missili e droni.
La mossa per avviare l’operazione ampliata è arrivata dopo che tre navi commerciali sono state colpite da missili lanciati dagli Houthi appoggiati dall’Iran nello Yemen il 3 dicembre. Questi attacchi facevano parte di una crescente campagna di violenza che include droni armati lanciati in direzione delle navi da guerra americane.
Chi sono gli Houthi
Gli Houthi sono un gruppo armato – islamista e principalmente sciita – che controlla Sana’a, capitale yemenita, da alcuni anni dopo una lunga e sanguinosa guerra civile.
Il nome di questa fazione deriva dal fondatore Ḥusayn Badr al-Dīn al-Ḥūthī, ucciso dalle forze governative nel 2004. Nascono alla fine del secolo scorso e il loro ruolo diventa sempre più influente, grazie soprattutto al sostegno finanziario e militare dell’Iran. Teheran vede negli houthi alleati preziosi per diffondere la corrente sciita in un Paese a maggioranza sunnita.
Guerra per procura
Alle spalle delle forze governative ci sono i nemici giurati dell’Iran: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Nel Paese si combatte da 8 anni una guerra civile tra governo e ribelli houthi. Negli ultimi anni si sono verificati anche attacchi alle piattaforme petrolifere dell’Arabia Saudita, di cui è sospettato questo gruppo.
Con la nuova escalation del conflitto fra Israele e Hamas, gli Houthi hanno incrementato il lancio di missili e droni nel Mar Rosso e verso il territorio israeliano.
Di Giulia Avataneo. (TG LA7)