(Roma, 01.12.2023). Un portavoce del sedicente califfato deceduto nel 2022 esorta i musulmani in «Europa, nell’Occidente infedele e ovunque ad attaccare i crociati»
L’organizzazione terroristica Stato islamico torna a invocare attentati in Europa a seguito del conflitto tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Alla fine di ottobre, “Talai al Ansar”, organo di informazione affiliato al gruppo jihadista, ha diffuso un filmato accompagnato da un messaggio audio. Come riferisce il settimanale “Der Spiegel”, si può ascoltare l’appello di “un portavoce” del sedicente “califfato” deceduto nel 2022 che esorta i musulmani in “Europa, nell’Occidente infedele e ovunque” ad attaccare i “crociati” con bombe, pistole, coltelli, automobili, pietre o pugni e calci. Il video si conclude con la didascalia “Oh, voi abitanti di Gerusalemme, terrorizzate gli ebrei”. A invocare omicidi antisemiti è anche “Voice of Khorasan”, organo di propaganda dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante – Provincia di Khorasan (Ispk), diramazione del gruppo terroristico in Afghanistan. Con riferimento all’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, “Voice of Khorasan” ha affermato: “Le scimmie e i maiali ebrei hanno veramente meritato il colpo mortale e improvviso della lama”.
Sempre secondo “Der Spiegel” l’islamista fermato a Helmstedt nella giornata del 21 novembre scorso e da allora in custodia cautelare pianificava un attacco con un coltello durante le festività natalizie. Si tratta di un 20enne iracheno impiegato presso uno stabilimento di Amazon nella città della Bassa Sassonia. L’obiettivo prescelto sarebbe stato il mercato di Hannover. L’islamista è stato segnalato alle autorità tedesche da un’agenzia di intelligence straniera, secondo cui il giovane era in contatto con un sospetto militante dell’organizzazione terroristica Stato islamico. In una chat, l’iracheno avrebbe espresso l’intenzione di compiere un attacco con un coltello in un assembramento durante l’Avvento. Il Centro comune per la difesa contro il terrorismo di Berlino (Gtaz) ha classificato la minaccia come “relativamente elevata”. Tuttavia, questa valutazione non sarebbe sufficiente per convalidare l’arresto del sospettato, su cui sta indagando la Procura generale federale (Gba). I termini della custodia cautelare dell’islamista scadranno nella giornata del 4 dicembre.