Nel 2014 il tribunale della città di Mosca ha condannato Khadzhikurbanov a vent’anni di reclusione, dichiarandolo responsabile dell’assassinio della giornalista del quotidiano « Novaya Gazeta »
L’ex agente di polizia russo Sergej Khadzhikurbanov condannato per aver organizzato l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja nel 2014 è stato graziato in seguito alla sua partecipazione all’operazione speciale in Ucraina. Lo ha detto il suo legale Aleksej Mikhalchik all’agenzia di stampa russa “Rbk”. “Khadzhikurbanov ha partecipato all’operazione speciale come detenuto reclutato, è stato poi graziato e ora partecipa all’operazione speciale come arruolato, in seguito alla firma un contratto con il ministero della Difesa russo”, ha spiegato Mikhalchik. L’avvocato ha anche aggiunto che dopo essere partito per la zona dove si svolgono le ostilità Khadzhikurbanov ha ricevuto quasi immediatamente una posizione di comando, data la sua esperienza di lavoro nelle forze speciali russe negli anni Novanta.
Nel 2014 il tribunale della città di Mosca ha condannato Khadzhikurbanov a vent’anni di reclusione, dichiarandolo responsabile dell’assassinio della giornalista del quotidiano “Novaya Gazeta”, Anna Politkovskaya, uccisa il 7 ottobre 2006 all’ingresso della sua abitazione a Mosca. Secondo gli inquirenti, il mandante dell’assassinio fu Lom-Ali Gaitukaev, che nel 2006 formò un gruppo che comprendeva l’ex tenente colonnello della milizia Dmitrij Pavlyuchenkov e i nipoti di Gaitukayev: Rustam, Ibrahim e Jabrail Makhmudov. I partecipanti al gruppo pianificarono attentamente l’omicidio della giornalista, acquisirono armi e coordinarono le azioni tra loro. Khadzhikurbanov, invece, condusse il controllo di tutte le azioni del gruppo.