«Il sangue di donne e bambini…». Il discorso choc del leader di Hamas

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(Roma, 28.10.2023). Il leader politico di Hamas pronuncia un folle discorso in cui rivendica il bisogno di sacrifici di sangue palestinesi per risvegliare lo « spirito rivoluzionario »

Invoca il sacrificio di sangue di donne, bambini e anziani palestinesi come necessario. « Ne abbiamo bisogno », esclama, scandendo quel folle messaggio con l’indice alzato e con fare perentorio. Il leader di Hamas, Isamil Haniyeh, proclama il delirante discorso in un videomessaggio rivolto a tutte le « persone libere del mondo ». Assurdo e menzognero ossimoro per un capo politico che gli Stati Uniti annoverano nella lista dei più pericolosi terroristi al mondo. Trasmesso da alcune emittenti arabe, il messaggio fa rabbrividire e rivela una mentalità fondamentalista che considera le vite umane come strumento di guerra.

« Chiedo a tutte le persone libere del mondo di esercitare tutta la pressione necessaria per fermare questa guerra contro i nostri bambini, donne e anziani, le nostre moschee, le nostre università e le nostre case. Questo nuovo Olocausto deve finire », ha detto il leader di Hamas nel video consegnato alle tv. Ma il suo non è stato affatto un messaggio di pace, come si intuisce da un successivo passaggio choc. « L’ho già detto prima, e lo ripeto ancora una volta: il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani… Siamo noi quelli che hanno bisogno di questo sangue, affinché risvegli in noi lo spirito rivoluzionario, la risolutezza, lo spirito di sfida e ci spinge ad andare avanti », ha proseguito Isamil Haniyeh, riferendosi proprio al sangue palestinese.

Cosa intenda comunicare il leader di Hamas lo si capisce facilmente. E in ogni caso lo si può immaginare anche alla luce di recenti notizie provenienti da Israele, secondo cui il quartier generale dell’organizzazione terroristica si troverebbe proprio sotto l’ospedale Shifa di Gaza City, protetto da un complesso labirinto di tunnel sotterranei. La stessa Hamas, poi, non si fa scrupoli a utilizzare i civili come scudi umani, esponendo questi ultimi a un sacrificio di sangue di cui ora il capo politico del movimento (che vive in Qatar) reclama il « bisogno ».

Nel folle discorso, Isamil Haniyeh si è anche detto certo della vittoria di Hamas. « Invito tutti gli intellettuali e gli esperti strategici a discutere della fase post-occupazione, perché la sua fine è inevitabile. Questo occupante non sarà in grado di riprendersi, a causa del colpo strategico e della clamorosa sconfitta che lo ha colpito ». E quando parla di sconfitta, storicamente Hamas intende una cosa sola: la distruzione di Israele.

Di Marco Leardi. (Il Giornale)