(Roma, 11.10.2023). Grecia, Regno Unito, Germania e non solo: ecco chi festeggia per l’assalto di Hamas a Israele e perché.
Il ventre molle dell’Europa si annida nei quartieri a forte immigrazione araba delle metropoli, oltre che nei campi profughi ai bordi del continente. Dalla Grecia alla Germania, dal Regno Unito all’Austria, molti angoli d’Europa hanno vissuto ieri una loro giornata della vergogna.
CHI ESULTA PER L’ATTACCO DI HAMAS IN GRECIA E A LONDRA
Video di un campo migranti in Grecia, rimbalzati sulla rete, mostravano palestinesi e altri richiedenti asilo che esultavano in risposta agli attacchi terroristici di Hamas in Israele. Secondo quanto riferito da diversi media greci, il filmato, pubblicato su TikTok, è stato ripreso sull’isola di Samos, nell’Egeo orientale, dove il governo greco ha allestito un campo per migranti “chiuso”, circondato da filo spinato.
Da Londra Rachel Riley, la presentatrice di Countdown, un programma di intrattenimento televisivo trasmesso su Channel 4, ha pubblicato sui social media un video in cui si vedevano persone che sventolavano bandiere palestinesi e suonavano i clacson nel centro di Londra. “Ho appena superato due auto nella zona ovest di Londra che guidavano con bandiere palestinesi che sventolavano da ogni finestrino, rimbalzando su e giù nelle loro auto, apparentemente festeggiando come se stessero organizzando una festa”, ha descritto Riley la scena che osservava per poi concludere: “Non commettiamo errori, questo è un momento pericoloso e terrificante per tutti gli ebrei nel mondo”.
Il ministro dell’immigrazione Robert Jenrick, che ha condiviso il video di Riley, ha richiesto l’intervento della polizia metropolitana, che per il momento ha rafforzato i pattugliamenti delle sue unità nelle strade della capitale inglese.
In un comunicato ufficiale Scotland Yard ha affermato di essere “a conoscenza di una serie di incidenti, compresi quelli condivisi sui social media, in relazione al conflitto in corso in Israele e al confine con Gaza”. “La Metropolitan police ha aumentato le pattuglie di polizia in alcune parti di Londra al fine di fornire una presenza visibile e rassicurante alle nostre comunità”, ha aggiunto, “siamo consapevoli che il conflitto in corso potrebbe portare a proteste nei prossimi giorni. Faremo in modo che sia messo in atto un piano di polizia adeguato per bilanciare il diritto di protestare contro qualsiasi disturbo per i londinesi”.
CHI SONO I PRO-HAMAS DI BERLINO
Quel che è accaduto a Berlino è invece ben più grave dello scorazzamento di due auto nel cuore di Londra. Centro della scena il multietnico quartiere di Neukölln, dove già nel pomeriggio membri dell’organizzazione Samidoun hanno distribuito dolciumi sul viale Sonnenallee, come detto da loro per “celebrazione della vittoria della resistenza”. Su Instagram la firma del gruppo: “Lunga vita alla resistenza del popolo palestinese”. Negli ultimi anni Samidoun ha ripetutamente organizzato manifestazioni antisemite e anti-israeliane a Berlino. Un tasto dolente proprio per le autorità (politiche e di sicurezza) di un paese come la Germania, che a causa del suo passato non può tollerare manifestazioni antisemite sul proprio territorio.
Dietro Samidoun, secondo quanto riporta il Tagesspiegel, “c’è l’organizzazione terroristica Fronte popolare per la liberazione della Palestina, in breve FPLP, che rifiuta ogni pace con Israele e uccide i civili con autobombe e attacchi suicidi”. E le manifestazioni di sabato rilanciano il dibattito sulle misure da prendere contro questo gruppo.
Dopo la distribuzione festante dei dolci, mentre civili israeliani venivano uccisi o presi in ostaggio, sono seguite le manifestazioni, improvvisate sempre nel centro del quartiere di Neukölln, irrobustite dalla presenza di altre organizzazioni pro-palestinesi e di gruppi di estrema sinistra. Ci sono stati scontri con la polizia e arresti.
D’altra parte, per l’intera notte la Porta di Brandeburgo è stata illuminata dalla bandiera israeliana, mentre la Germania è con il fiato sospeso per il destino della ventiduenne Shani Louk, una ragazza tedesca di Ravensburg che con la madre viveva da qualche anno a Tel Aviv. La ragazza stava partecipando a un festival di musica elettrica per la pace a ridosso del confine con la striscia di Gaza. Il video in cui giace priva di conoscenza sul fondo del cassone di un furgone, mentre intorno uomini incappucciati le sputano addosso gridando “Allahu akbar!”, si è diffuso sui social media, e non si sa se la ragazza è ancora in vita.
RISCHIO ANTISEMITISMO
Nel frattempo il commissario governativo per l’antisemitismo Felix Klein ha messo in guardia contro gli attacchi contro le istituzioni ebraiche in Germania. “Lo sappiamo dal recente passato: se Israele viene attaccato dall’organizzazione terroristica antisemita Hamas, aumenta anche il pericolo per gli ebrei in Germania”, ha detto Klein, “l’antisemitismo legato a Israele in Germania non è una teoria grigia, ma un pericolo reale”.
Scene di giubilo anche nel centro di Vienna, dove decine di giovani sono scesi in piazza in serata celebrando gli attacchi contro Israele con le bandiere della Palestina. Imbarazzo e indignazione da parte degli amministratori locali. Il vicesindaco Christoph Wiederkehr ha scritto su Twitter: “È spaventoso e inaccettabile che gli attacchi di Hamas contro Israele vengano applauditi a Vienna”.
Di Pierluigi Mennitti. (Start Magazine)