L’ultima ipotesi sul jet di Prigozhin, «bomba nel condizionatore»

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Un ordigno piazzato all’interno del condizionatore del jet. E’ l’ultima ipotesi sulla caduta del jet privato del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, formulata dal quotidiano russo Moskovskij Komsomolets. Secondo quanto ricostruito dal giornale, il 18 luglio sull’aereo « è successo l’imprevisto: il condizionatore d’aria si è rotto » e per il tempo necessario a rimpiazzarlo il jet « è rimasto nell’area aperta dell’aeroporto Sheremetyevo. Tre persone hanno avuto accesso all’Embraer durante la riparazione: due ingegneri, Sergey Kitrish e Alexey Anshukov, e il direttore tecnico Minchenkov. L’installazione del turbocooler è iniziata la mattina del 19 agosto e si è conclusa la sera del 20 agosto ».
Pur riportando l’ipotesi, il giornale cita tuttavia l’opinione dell’esperto pilota militare ed ex viceministro dell’aviazione civile dell’Urss Oleg Smirnov, « scettico riguardo alla versione della bomba nel turbo-refrigeratore, sebbene ammetta che i moderni ordigni esplosivi, grazie alle loro piccole dimensioni, possono essere installati ovunque ». Le fonti del quotidiano tra gli esperti che hanno studiato l’incidente dell’aereo hanno in ogni caso suggerito che l’ordigno esplosivo potesse trovarsi nella cabina, nella zona di attacco dell’ala. « Forse il dispositivo era posizionato sotto il sedile sul lato destro della cabina. Ma sicuramente non nel telaio », ha affermato uno degli esperti citato nell’articolo.

(Sky Tg24)