Joe Biden avverte: «la Cina in difficoltà economiche è una bomba a orologeria»

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(Roma, 11.08.2023). « La prima potenza asiatica è alle prese con difficoltà economiche che non è in grado di gestire, e che potrebbero spingerla ad azioni avventate »

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito la Cina una “bomba a orologeria”, sostenendo che la prima potenza asiatica sia alle prese con difficoltà economiche che non è in grado di gestire, e che potrebbero spingerla ad azioni avventate. “Hanno dei problemi. Questo non è un bene, perché quando la brutta gente è in difficoltà, finisce per fare cose brutte”, ha dichiarato ieri il presidente durante un evento per la raccolta di fondi elettorali nello Utah. Le dichiarazioni di Biden giungono nel contesto di un clima già teso, dopo la firma da parte dell’inquilino della Casa Bianca di un decreto che vieta gli investimenti Usa in alcuni tra i principali settori emergenti dell’alta tecnologia in Cina. La stampa statunitense ha subito paragonato le ultime dichiarazioni di Biden a quelle che il presidente formulò in una circostanza analoga lo scorso giugno: in quell’occasione, l’inquilino della Casa Bianca definì l’omologo cinese Xi Jinping un “dittatore”, suscitando immediate proteste da parte di Pechino, che accusò gli Stati Uniti di provocazioni gratuite. Durante l’evento di ieri, Biden ha fatto riferimento al rallentamento dell’economia cinese, alla battuta d’arresto delle sue esportazioni e all’ingresso della prima potenza asiatica in una fase di deflazione nel mese di luglio: “La Cina è in difficoltà”, ha detto il presidente Usa, aggiungendo di non voler danneggiare Pechino, ma di puntare piuttosto ad una “relazione razionale” tra i due Paesi.

Biden ha firmato mercoledì un decreto esecutivo che vieta gli investimenti di fondi di private equity e di capitale di rischio in alcuni settori dell’economia cinese sulla base di valutazioni legate alla sicurezza nazionale. Il provvedimento proibisce del tutto investimenti di capitale statunitense in alcune applicazioni di semiconduttori, cloud computing e intelligenza artificiale in Cina, e obbliga le persone fisiche e giuridiche statunitensi che fanno affari in quel Paese asiatico a informare le autorità Usa dei loro investimenti nei tre comparti tecnologici. Gli investitori che non si atterranno alle nuove restrizioni rischieranno sanzioni e saranno obbligati a disinvestire. Prima di dare piena attuazione alle nuove regole, l’amministrazione Biden raccoglierà valutazioni e pareri da parte degli operatori del settore. Le regole non avranno inoltre valenza retroattiva, e non si applicheranno ai portafogli d’investimento in azioni e obbligazioni cinesi. “L’amministrazione Biden si impegna a mantenere gli Stati Uniti al sicuro e a difendere la sicurezza nazionale proteggendo adeguatamente le tecnologie che sono fondamentali per la prossima generazione di innovazione militare”, ha dichiarato il dipartimento del Tesoro in una nota. La nota evidenzia che l’ordine esecutivo costituisce una “azione strettamente mirata” che integra i controlli sulle esportazioni esistenti.

(Nova News)