Ucraina: bombardamento russo a Dnipro, un missile colpisce un palazzo residenziale

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Secondo Zelensky l’attacco avrebbe completamente distrutto il centro direzionale del Servizio di sicurezza ucraino della regione

Ieri sera un numero ancora imprecisato di missili russi ha colpito il centro direzionale del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) a Dnipro, città di in milione d’abitanti e capoluogo dell’omonima regione ucraina, situata sulle due sponde del fiume Dnepr. Il bombardamento, secondo fonti russe, avrebbe completamente distrutto il centro direzionale dell’Sbu della regione. Da parte sua il deputato ucraino Oleksandr Bakumov ha affermato che i missili russi avrebbero colpito un palazzo residenziale, e che i servizi di soccorso sono immediatamente giunti sul posto per prestare i primi aiuti alle vittime.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha pubblicato un video dal sito dell’attacco missilistico russo a Dnipro, ammettendo che l’obiettivo del bombardamento era il centro direzionale del Servizio di sicurezza ucraino. “Dnipro, venerdì sera. Un palazzo e l’edificio dell’Sbu sono stati colpiti. Di nuovo il terrore missilistico russo”, ha scritto Zelensky. Tutti i servizi necessari sono in loco, ha riferito il presidente, aggiungendo che “la situazione sotto controllo. Faremo di tutto per punire la Russia per la sua aggressione e per il terrore contro il nostro popolo. Questi bastardi ne risponderanno”. Nove le persone ferite, tra i quali due ragazzi di 14 e 17 anni.

ll capo dell’amministrazione militare di Dnipro, Sergey Lysak, ha riferito che il palazzo colpito era ancora in costruzione e per questo il numero delle vittime è così basso: i quattro uomini, infatti, sarebbero lavoratori edili. La sua dichiarazione, tuttavia, è in contrasto con quella di Zelensky, secondo cui ad essere colpito sarebbe stato anche il centro direzionale del Servizio di sicurezza ucraino. Questo spiegherebbe il basso numero di feriti, visto che al momento dell’attacco – sferrato a quanto pare con due missili “Iskander” – gli uffici erano chiusi.

(Nova News)