(Roma, 27.07.2023). La Russia continua a provocare gli Stati Uniti nei cieli della Siria. Nuovo incidente che coinvolge un Predator B (MQ-9 Reaper) e un caccia di Mosca, che ha adottato comportamenti non professionali. Cosa non devono vedere i droni ?
La Russia continua a provocare gli Stati Uniti nei cieli della Siria. Il 23 luglio un caccia di Mosca ha nuovamente disturbato il volo di un Predator B (MQ-9 Reaper), avvicinandosi al drone e sganciando alcuni flare, che hanno danneggiato il velivolo senza pilota. Agli inizi del mese ci sono stati almeno altri due incidenti di questo tipo, considerati dal CENTCOM, il comando centrale per le operazioni militari USA, come “comportamenti non professionali”. Non è chiaro cosa abbia determinato l’escalation di azioni ostili, ma si sospetta che gli UAV possano essersi avvicinati troppo ad aree o infrastrutture sensibili o ad attività che non dovevano essere svelate. La Russia, infatti, utilizza le sue basi in Siria per supportare la guerra in Ucraina.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)