Raid aereo israeliano (segue): l’obiettivo, «un incontro tra ufficiali siriani e iraniani»

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Le forze di difesa aerea siriana hanno riferito di aver colpito e abbattuto missili provenienti da Israele, diretti contro la provincia centrale di Homs, nella notte tra il 31 marzo ed il primo aprile.
In particolare, secondo quanto riportato altresì dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), si trattava di 8 missili provenienti da aerei da guerra israeliani, il cui bersaglio era la base aerea di Shayrat, situata nella provincia siriana di Homs. Le forze siriane, a loro volta, hanno risposto lanciando razzi e riuscendo ad abbattere alcuni dei missili israeliani. A detta del SOHR, i velivoli, prima di giungere in Siria, avevano altresì sorvolato nello spazio aereo del Libano. A tal proposito, abitanti libanesi hanno affermato di aver udito il rumore di aerei da guerra poco prima che fosse annunciata la notizia.
Come riferito da al-Jazeera, fonti dell’opposizione hanno dichiarato che l’obiettivo del raid israeliano era costituito da aerei militari da trasporto iraniani e da un incontro tra ufficiali siriani e iraniani di alto livello, organizzato presso la base di Shayrat, dove erano presenti altresì rappresentanti della Quds Force, tra cui il generale Esmail Qaani, successore di Qassem Soleimani, degli Hezbollah libanesi e del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. Israele, da parte sua, non ha ancora commentato l’accaduto.
Nel mese di febbraio 2020, gli attacchi israeliani hanno causato 7 vittime tra le forze del regime siriano e del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica iraniane. Tra gli ultimi episodi, una violenta escalation ha avuto inizio quando attacchi aerei israeliani sono stati condotti, nella notte di domenica 23 febbraio, contro alcune postazioni del Jihad Islamico palestinese in Siria, nei pressi di Damasco, causando l’uccisione di due militanti palestinesi. A detta di Israele, si trattava di luoghi impiegati per la ricerca e lo sviluppo di armi, fabbricati poi in Siria e sulla Striscia di Gaza, in cui vengono altresì prodotti decine di chilogrammi di combustibile per razzi ogni mese. (Agenzie/Fonti)