Le autorità di Teheran avevano accusato i dissidenti curdi iraniani di essere coinvolti nelle proteste in corso nel Paese e, soprattutto, nell’Iran nord occidentale. Si tratta della stessa zona curda da cui proveniva Masha Amini, la ragazza morta negli uffici di una stazione di polizia, dove si trovava per aver indossato il velo in modo scorretto
Il corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica, i pasdaran, hanno effettuato un attacco con droni contro il quartier generale dei curdi nella regione del Kurdistan iracheno. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana in lingua inglese “Wana”, secondo cui “l’obiettivo dell’attacco – avvenuto il 2 giugno – è stato colpire i separatisti iraniani curdi”.
La notizia è confermata dalle notizie circolate sui canali Telegram legati ai gruppi affiliati all’Iran, secondo quanto riportato dal portale “Critical Threats”. All’indomani dello scoppio delle manifestazioni di protesta contro gli ayatollah in Iran lo scorso settembre, le autorità di Teheran avevano accusato i dissidenti curdi iraniani di essere coinvolti nelle proteste in corso nel Paese e, soprattutto, nell’Iran nord occidentale. Si tratta della stessa zona curda da cui proveniva Masha Amini, la ragazza morta negli uffici di una stazione di polizia, dove si trovava per aver indossato il velo in modo scorretto. I pasdaran erano convinti, infatti, che dietro l’ondata di proteste ci fossero i gruppi dell’opposizione curda.