Russia: continuano gli scontri nella regione russa di Belgorod

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(Roma, 23.05.2023). Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha espresso preoccupazione per la situazione nella regione russa attaccata ieri

La Legione “Libertà per la Russia” e il Corpo volontario russo filo-ucraino (Rdk) stanno continuando a liberare la regione di Belgorod. È quanto si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram della Legione. “L’esercito della Federazione Russa non ha potuto opporsi a un gruppo di volontari patriottici che hanno imbracciato le armi e non hanno avuto paura di affrontare apertamente il regime di Mosca per garantire un futuro libero alla Russia. Ancora una volta è stato distrutto il mito secondo cui i cittadini della Federazione Russa siano al sicuro e che la Federazione Russa sia forte, infatti, per anni le autorità hanno semplicemente saccheggiato il bilancio e mentito dicendo che andava tutto bene”, si legge nel messaggio. “La Federazione Russa non ha riserve per rispondere a questa crisi: tutti i militari sono morti, feriti o in Ucraina. La sicurezza della Federazione Russa non è assolutamente garantita. C’è panico nella regione di Belgorod ed è stata organizzata un’evacuazione parziale, anche se, per la maggior parte, assistiamo a una fuga spontanea dei cittadini locali”, conclude il messaggio.

La parte russa conferma che “l’operazione antiterrorismo è ancora in corso”. Le forze armate russe – ha riferito il governatore regionale Vjacheslav Gladkov – stanno proseguendo gli scontri con quelli che, secondo Mosca, sono gruppi di sabotatori ucraini che hanno sconfinato mentre, stando alle autorità di Kiev, sono dei gruppi di dissidenti russi. Secondo il governatore regionale, nella notte sarebbe stato respinto un attacco con dei droni delle forze di Kiev. I villaggi di Glotovo e Kozinka sono sotto il controllo delle forze governative, ma ai residenti locali è stato chiesto di rimanere nelle loro abitazioni e di non interferire con le operazioni di ricerca dei sabotatori. Secondo quanto riportato dalle autorità russe, non ci sono vittime tra le guardie di frontiera, al contrario di quanto riferito da fonti ucraine. Nonostante sia stata convocata un’adunata generale anche nella regione russa di Brjansk, al momento Mosca smentisce che vi siano stati degli sconfinamenti anche in altre sezioni del confine con l’Ucraina. È stata annunciata, inoltre, l’evacuazione parziale nel distretto di Akhtyrsky, nella regione di Sumy, in Ucraina, l’area da dove, secondo le autorità russe, sarebbero entrati i sabotatori ucraini.

Intanto la Guardia nazionale, secondo quanto riferito dal canale Telegram “Mash”, sta rafforzando la sua presenza nei distretti di Sevskij, Suzemskij, Trubchevskij e Klimovskij.  L’adunata generale per le forze di ordine è stata proclamata nella regione russa di Brjansk, situata vicino al confine con l’Ucraina.

Per il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, l’attuale situazione a Belgorod è preoccupante. “Naturalmente, siamo molto preoccupati per ciò che è accaduto ieri, che conferma ancora una volta che i militanti ucraini continuano le loro attività contro il nostro Paese”, ha detto Peskov, aggiungendo che respingere l’attacco “richiede un grande sforzo da parte nostra”. Il portavoce del Cremlino ha inoltre osservato che l’operazione militare speciale in Ucraina deve continuare, al fine di prevenire attacchi del genere. Peskov, tuttavia, ha sottolineato che non è prevista una riunione speciale del Consiglio di sicurezza, aggiungendo che verso la fine della settimana il presidente Putin presiederà una riunione del Consiglio, secondo il programma regolare.

(Nova News)