(Roma, 14.05.2023). «Kilicdaroglu dice che imporrà sanzioni alla Russia. Che razza di idea è questa ? E’ uno dei nostri più importanti alleati nei prodotti agricoli e nel settore della difesa. Lo farà su istruzione degli Stati Uniti ?»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato ieri il candidato rivale Kemal Kilicdaroglu, leader del Partito popolare repubblicano (Chp) e capo dell’Alleanza per la nazione, di prendere ordini dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Parlando in un comizio a Umraniye, distretto del comune metropolitano di Istanbul Erdogan ha criticato che le recenti dichiarazioni del leader dell’opposizione su Mosca. “Kilicdaroglu dice che imporrà sanzioni alla Russia. Che razza di idea è questa? Ad oggi, la Russia è uno dei nostri più importanti alleati nei prodotti agricoli e nel settore della difesa. Quasi 5 milioni e mezzo di turisti vengono dalla Russia. Lo farà su istruzione degli Stati Uniti? Domani le elezioni daranno una risposta anche a Biden”, ha detto Erdogan.
Kilicdaroglu, peraltro, ha accusato la Russia di aver interferito nella campagna elettorale delle elezioni che si svolgeranno oggi, 14 maggio. Il politico 74enne ha annunciato di avere prove concrete della responsabilità della Russia nella diffusione di contenuti online “profondamente falsi”. Il capo del Chp, partito erede dei kemalisti e alleato dell’estrema destra nazionalista, ha accusato il Cremlino di aver costruito video “deepfake”, una tecnica che si avvale dell’intelligenza artificiale per sovrapporre volti e manipolare video rendendoli quasi indistinguibili dagli originali.
“Cari amici russi, ci siete voi dietro le invenzioni, le cospirazioni, i contenuti deepfake e i nastri esposti ieri in questo Paese”, ha scritto Kilicdaroglu, aggiungendo che: “Se volete che la nostra amicizia continui dopo il 15 maggio, togliete le mani dallo Stato turco. Siamo ancora favorevoli alla cooperazione e all’amicizia”.
Uno dei quattro candidati alla presidenza turca, Muharrem Ince, si è ritirato a sorpresa dopo 45 giorni di presunti “attacchi diffamatori” dopo la diffusione di un video con contenuti sessuali compromettenti, che però sarebbe un falso. Non si è fatta attendere la risposta del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha negato l’intromissione di Mosca nella campagna elettorale turca. “Respingiamo fermamente tali affermazioni e dichiariamo ufficialmente che non si può parlare di alcun tipo di interferenza”. “Se qualcuno ha fornito al signor Kilicdaroglu tali informazioni, è un bugiardo”, ha aggiunto Peskov.