(Roma, 09.04.2023). Per l’inviato dell’Onu Hans Grundberg si trattra del « momento più vicino a un reale progresso »
Una delegazione dell’Arabia Saudita presieduta dall’ambasciatore del regno in Yemen, Mohammed bin Saeed Al-Jaber, è arrivata oggi nella capitale yemenita Sanaa per avere colloqui con i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, nell’ambito degli sforzi internazionali per trovare una soluzione al conflitto che va avanti da 9 anni. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Saba, gestita dagli Houthi, la delegazione di funzionari sauditi avrà colloqui con Mahdi al-Mashat, capo del Consiglio politico supremo degli Houthi, che gestisce le aree controllate dai ribelli in Yemen.
Anche una delegazione dell’Oman, arrivata a Sanaa sabato, si unirà ai colloqui, ha riferito l’agenzia, citando una fonte anonima. Un leader Houthi, Mohammed al-Bukaiti, ha dichiarato su Twitter che i funzionari sauditi e omaniti avrebbero discusso « i modi per raggiungere una pace completa e duratura nella regione », aggiungendo che il raggiungimento di una pace onorevole tra gli Houthi e l’Arabia Saudita sarebbe « un trionfo per entrambe le parti », e ha esortato tutte le parti a prendere provvedimenti per « preservare un’atmosfera pacifica e prepararsi a voltare la pagina del passato ». Al momento l’Arabia Saudita non ha rilasciato alcun commento.
In commenti rilasciati ad Associated Press, Hans Grundberg, l’inviato delle Nazioni Unite per lo Yemen, ha dichiarato che gli sforzi in corso, compresi i colloqui sauditi e omaniti a Sanaa, sono per lo Yemen « il momento più vicino a un reale progresso verso una pace duratura » dall’inizio della guerra. « Si tratta di un momento da cogliere e sfruttare e di una vera opportunità per avviare un processo politico inclusivo sotto l’egida delle Nazioni Unite per porre fine in modo duraturo al conflitto », ha detto Grundberg. I colloqui a Sanaa rientrano negli sforzi internazionali guidati dall’Oman per risolvere il conflitto in Yemen, iniziato nel 2014. Gli Houthi hanno preso il controllo di Sanaa e di gran parte del nord del Paese, spodestando il governo riconosciuto a livello internazionale, che è fuggito a sud e poi in esilio in Arabia Saudita. La mossa degli Houthi ha spinto la coalizione a guida saudita a intervenire mesi dopo nel tentativo di riportare al potere il governo riconosciuto a livello internazionale. Negli ultimi anni il conflitto si è trasformato in una guerra regionale per procura fra Arabia Saudita da una parte e Iran dall’altra.
A favorire il riavvicinamento è anche il recente ripristino dei rapporti diplomatici tra Arabia Saudita e Iran, mediato dalla Cina.