Il bando imposto dall’Ue ai media russi, giudicati strumenti della propaganda, « ricorda quanto fatto dal Terzo Reich, quando vennero vietati i libri di 300 autori ». Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, criticando Josep Borrell, motivando le restrizioni con la necessità di « proteggere la libertà d’espressione ». « Anche i nazisti giustificarono le proibizioni con le esigenze di protezione, aggiunge la portavoce, affermando che tutto cominciò con le proibizioni, con gli incendi dei libri, e finì con gli incendi dei corpi ».
(Tgcom24)