Iran: Taraneh Alidoosti esce dal carcere senza velo

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(Roma, 04.01.2023). La celebre attrice iraniana, rilasciata oggi dopo quasi tre settimane di detenzione per aver partecipato alle proteste anti-governative nel suo Paese, nei video che girano sui social posa a capo scoperto e con un mazzo di fiori tra le mani

La celebre attrice iraniana, Taraneh Alidoosti, rilasciata oggi dopo quasi tre settimane di detenzione per il suo sostegno alle proteste anti-governative in corso nel Paese, ha posato senza il velo obbligatorio nelle foto che la ritraggono accanto a colleghi e amici appena uscita dal carcere di Evin a Teheran.

Nelle immagini che circolano sui social, l’attrice è ritratta a capo scoperto, senza velo, con in mano un mazzo di fiori mentre chiacchiera al telefono. Le informazioni delle autorità iraniane sul suo rilascio su cauzione non specificano se su di lei penda ancora un’accusa, né se sarà processata.

Non è stato inoltre chiarito se le condizioni di rilascio le impongano restrizioni di viaggio verso l’estero, cosa molto probabile. L’attrice 38enne, tra le altre cose, è stata la protagonista del film premio Oscar ‘Il cliente’ di Asghar Farhadi. Alidoosti è stata una delle personalità iraniane più famose arrestate durante le proteste, iniziate con l’uccisione della giovane Mahsa Amini, mentre era in custodia della polizia morale a Teheran che l’aveva fermata perché non indossava correttamente il velo.

Il 9 novembre, aveva postato una sua foto senza hijab – obbligatorio per tutte le donne in Iran – con un cartello che recitava « Donna, vita, libertà », lo slogan principale delle manifestazioni iniziate a metà settembre e che il governo ritiene « rivolte » fomentate dall’Occidente.

Il Festival di Cannes, che aveva fatto un appello per la sua liberazione, ha accolto con favore il rilasciato dell’artista con un tweet pubblicando una sua foto senza velo. « Che gioia e sollievo! », ha scritto il Festival. Quasi 500 personalità del mondo del cinema, come l’attrice francese Marion Cotillard e il regista spagnolo Pedro Almodovar, avevano firmato, il mese scorso, una lettera aperta per l’immediata liberazione della collega.

(AGI)