Libano: la Francia sostiene la candidatura alla presidenza del generale Joseph Aoun

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(Roma, 30 dicembre 2022). Mentre gli analisti internazionali rivolgono la loro attenzione quasi esclusivamente alle numerose implicazioni del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, distolgono inevitabilmente la considerazione del consolidamento che la Francia sta attuando in Libano, dove sta cercando di promuovere il comandante delle forze armate libanesi, Joseph Aoun, alla guida del paese. Al di là dello scandalo del “Qatargate” che ha coinvolto il Parlamento europeo, è proprio grazie al Qatar che il presidente francese sta sostenendo la candidatura del generale libanese alla presidenza del paese. Nello specifico il presidente francese ha colto l’occasione, durante il vertice di Baghdad, per discutere con l’emiro del Qatar Tamim bin Khalifa al-Thani della necessità di sostenere il generale libanese, che aveva incontrato il generale libanese durante la sua visita a Doha. L’incontro aveva portato come risultato un sostanzioso finanziamento da parte dello Stato del Qatar di ben 60 milioni di dollari all’esercito libanese.

La Francia è sulla stessa lunghezza d’onda del Qatar, perché ha pienamente compreso il ruolo dell’esercito come fattore di stabilizzazione del Libano; d’altra parte la Francia ha contribuito in modo rilevante ad aiutare l’esercito libanese sia sotto il profilo dell’addestramento che dei finanziamenti gestiti dall’ambasciata francese a Beirut. Sempre la Francia è una aperta sostenitrice di Tony Kahwagi, capo dell’intelligence militare B2. Pur ricevendo l’aiuto anche degli Stati Uniti, cioè del Pentagono, il generale libanese ha importanti e agguerriti rivali fra i quali Sleiman Frangié, candidato per l’asse Nabih Berri-Hezbollah, e Michel Moawad del Partito delle forze libanesi di Samir Geagea e Gebran Bassil, il genero dell’ex presidente.

Di Giuseppe Gagliano. (Notizie Geopolitiche)