Perché la Russia si concentrerà sull’abbattimento dei Patriot ucraini

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(Roma, 30 dicembre 2022). Vladimir Putin non ha dubbi. La Russia distruggerà il sistema missilistico di difesa aerea MIM-104 Patriot che gli Stati Uniti consegneranno presto all’Ucraina. Il presidente russo ha detto a chiare lettere che i Patriot Air Defense System saranno in qualche modo disintegrati dal suo esercito.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Rossiya-1, Putin è apparso fiducioso: “Certo che li distruggeremo. Senza dubbio. Sono convinto al cento per cento”. In precedenza, il leader russo aveva definito i Pariot “vecchi” sistemi, aggiungendo che Mosca sarebbe stata in grado di trovare “un antidoto”. Non solo: i Patriot, aveva proseguito il capo del Cremlino, non funzionano bene quanto gli S-300 controllati da Mosca. Insomma, Washington e Kiev “stanno solo perdendo tempo e prolungando il conflitto”.

Ma perché Putin si è concentrato così tanto sui Patriot? Semplice: colpire il sistema più avanzato che l’Occidente ha accettato di consegnare all’Ucraina potrebbe davvero offrire a Putin un enorme potenziale da destinare alla sua propaganda. Le parole del leader russo sono arrivate il giorno dopo che Volodymyr Zelensky ha visitato Washington, ottenendo da Joe Biden un nuovo pacchetto di aiuti militari che include, per la prima volta, una batteria Patriot.

I Patriot e la propaganda

Dal punto di vista ucraino, difficilmente i Patriot saranno utilizzati contro i droni Shahed-136 impiegati dai russi per bombardare le città. Se non altro perché gli Shahed, come ha fatto notare Forbes, costano 20mila dollari ciascuno, mentre un singolo missile di intercettazione Patriot raggiunge i 4 milioni di dollari. Al contrario, questi sistemi potrebbero essere preziosi per intercettare i missili balistici a corto raggio (SRBM) che l’Iran potrebbe consegnare a Mosca.

Al netto di tutto ciò, distruggere la batteria Patriot controllata da Kiev avrà per la Russia un doppio valore: militare e propagandistico. Non a caso, nel 2019, quando i droni di costruzione iraniana colpirono gli impianti di lavorazione del petrolio sauditi ad Abqaiq e Khrais, in Arabia Saudita, Putin sfruttò quell’episodio per deridere il fallimento delle difese aeree saudite. Le quali, non a caso, erano state fornite dagli Stati Uniti.

Distruggere il jolly di Zelensky, quindi, si trasformerebbe in una leva da attivare per danneggiare tanto l’immagine militare di Kiev quanto quella di Washington.

Il (possibile) piano di Mosca

Ma in che modo la Russia potrebbe distruggere la batteria Patriot ucraina? Ebbene, Mosca potrebbe usare la stessa strategia adottata dagli Houthi contro la coalizione a guida saudita nella guerra in Yemen.

In quel caso, gli Houthi hanno utilizzato i loro droni Qasef-1 contro, appunto, i Patriot della coalizione nemica. Le munizioni vaganti Qasef-1 erano programmate con coordinate GPS open source delle posizioni dei bersagli, che questi ultimi adottavano per puntare i loro radar. Tolti di mezzo i radar, gli Houthi hanno dato fondo agli SRBM. In tal caso, non sarebbe neppure da escludere l’eventualità che il personale militare iraniano possa assistere la Russia nella pianificazione e nell’esecuzione di un tale attacco.

Ipotizzando che il Patriot venga piazzato a Kiev, la Russia avrebbe modo di lanciare uno sciame di Shahed contro il radar della batteria e bombardare l’area con gli SRBM. Se una simile operazione dovesse andare a buon fine, Putin inizierebbe ad elogiare le sue truppe, facendo presente che i suoi attacchi sono inarrestabili nonostante il supporto agli ucraini dell’intero blocco occidentale. Si tratterebbe di un colpo perfetto, sia per fini militari che propagandistici.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale/Inside Over)