Vladimir Putin provoca il Giappone, schierato sistema missilistico sulle isole Curili. «Nel 2021 lo zar pianificava un attacco»

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(Roma, 06 dicembre 2022). L’arcipelago è costituito da un gruppo di isole -Iturup, Kunashir, Shikotan e Habomai – abitate solo da una manciata di cittadini giapponesi che furono occupate dalle truppe sovietiche durante la seconda guerra mondiale

Le isole Curili, contese tra Russia e Giappone. Una tensione che ha portato il ministero della Difesa russo a dispiegare di un sistema missilistico costiero a Paramushir, proprio nell’arcipelago che si trova tra l’estremità nordorientale dell’isola giapponese di Hokkaidō e la penisola russa della Kamčatka. «I missili costieri della Flotta del Pacifico manterranno una sorveglianza 24 ore su 24 per controllare le acque adiacenti e le aree dello stretto», ha riferito l’ufficio della Difesa, ripreso dall’agenzia russa Tass.

I missili russi nelle Isole Curili

Il ministero ha spiegato che sull’isola è stato installato un campo militare autonomo e «per l’esercizio e la manutenzione delle attrezzature, sono state installate strutture tecniche e predisposti magazzini», oltre agli uffici per il personale. Le Isole Curili sono un piccolo arcipelago storicamente conteso tra Giappone e Russia e si trova tra l’isola giapponese di Hokkaido e la penisola russa di Kamchatka.

Cosa sono le isole Curili

L’arcipelago è costituito da un gruppo di isole -Iturup, Kunashir, Shikotan e Habomai – abitate solo da una manciata di cittadini giapponesi che furono occupate dalle truppe sovietiche durante la seconda guerra mondiale.

I preparativi per l’attacco nel 2021

La Russia si stava preparando ad attaccare il Giappone nell’estate del 2021, mesi prima che il presidente Vladimir Putin lanciasse un’invasione su vasta scala dell’Ucraina. A rivelarlo un’e-mail contenente una lettera di un informatore del Servizio di sicurezza federale (FSB) russo, condivisa con Newsweek. L’e-mail, datata 17 marzo, è stata inviata dall’agente, soprannominato il Vento del Cambiamento, a Vladimir Osechkin, un attivista russo per i diritti umani che gestisce il sito anti-corruzione Gulagu.net, ed è ora esiliato in Francia. Igor Sushko, il direttore esecutivo del Wind of Change Research Group, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington, ha tradotto la corrispondenza dal russo all’inglese da quando è iniziata il 4 marzo. Ha condiviso tutte le e-mail per intero con Newsweek, compreso il brief del 17 marzo.

(Il Mattino)