(Roma, Parigi, 01 dicembre 2022). Dopo il ritrovamento di quattro plichi simili, uno inviato all’ambasciata ucraina a Madrid, uno al ministero della Difesa, l’altro alla fabbrica di armi Instalaza e uno alla base aerea di Torrejón, il ministero dell’Interno informa dell’invio lo scorso 24 novembre al presidente del Governo
Cinque lettere contenenti materiale pirotecnico individuate in Spagna nel giro di una settimana: l’ultima a essere comunicata è quella che il 24 novembre è stata indirizzata al presidente del Governo spagnolo Pedro Sánchez.
La notizia è stata diffusa dal ministero dell’Interno dopo che nella giornata di ieri due pacchi simili sono stati inviati all’ambasciata ucraina a Madrid, dove nell’apertura del plico un dipendente è rimasto lievemente ferito, e alla società Instalaza. In mattinata altre due lettere sospette erano state intercettate: una al ministero della Difesa e una alla base militare di Torrejón de Ardoz.
La lettera-bomba a Pedro Sánchez
La busta inviata a Pedro Sánchez è stata neutralizzata dai servizi di sicurezza della Presidenza del Governo. L’intercettazione è avvenuta il 24 novembre, dopo che i servizi del Dipartimento di sicurezza, nel setacciare e filtrare la corrispondenza, hanno individuato una busta sospetta, indirizzata al premier e inviata per posta ordinaria. Subito sono stati avviati i protocolli pertinenti e, dopo aver messo in sicurezza l’area, si è proceduto alla deflagrazione controllata della busta. « Per le sue caratteristiche e il suo contenuto, questa busta sarebbe simile a quelle ricevute dall’ambasciata ucraina a Madrid, dall’azienda Instalaza di Saragozza e dalla base aerea di Torrejón », spiega il ministero in una nota.Il segretario di Stato per la Sicurezza del Ministero dell’Interno ha ordinato alla Polizia Nazionale e alla Guardia Civil di adottare misure estreme per proteggere le amministrazioni e gli edifici pubblici, soprattutto per quanto riguarda i controlli sulle consegne postali.
Busta-bomba al ministero della Difesa
I servizi di sicurezza del ministero della Difesa spagnolo hanno intercettato nella mattinata del 1 dicembre una busta con materiale esplosivo, già fatta detonare in maniera controllata: è quanto confermato all’Ansa dal ministero stesso. Ora, aggiungono fonti di questo dicastero, sono in corso analisi per verificare se ci sono connessioni tra questa busta-bomba e quelle recapitate alla Presidenza, all’ambasciata ucraina a Madrid, a una fabbrica di armi di Saragozza e a una base militare situata nella regione della capitale spagnola.
Il plico all’ambasciata dell’Ucraina
Ieri una lettera inviata per posta ordinaria all’ambasciatore ucraino a Madrid e contenente un ordigno artigianale era esplosa nelle mani di un dipendente della missione diplomatica, che ha riportato ferite lievi a una mano. Secondo quanto riferito dallo stesso ambasciatore, Serhii Pohoreltsev, l’uomo è già tornato al lavoro. La magistratura sta indagando per un presunto reato di terrorismo. Pohoreltsev ha affermato in un’intervista alla tv spagnola Tve di essere « consapevole dei metodi terroristici » usati dalla Russia e che l’ambasciata è pronta per qualsiasi tipo di emergenza, ma ha aggiunto di « essere in attesa di informazioni più dettagliate dalla polizia e dalle istituzioni competenti ». Intanto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ordinato il rafforzamento della sicurezza in tutte le ambasciate dell’Ucraina e ha chiesto alla controparte spagnola di adottare misure urgenti per indagare sull’attacco.
L’invio alla società Instalaza
Sempre nella giornata di ieri una lettera contenente materiale esplosivo era stata individuata nella sede di Saragozza della società Instalaza, produttrice dei lanciagranate che il ministero della Difesa ha inviato al governo di Volodymyr Zelensky, come riporta El País. Un gruppo specializzato della polizia ha provveduto all’esplosione controllata dell’ordigno, senza che siano stati registrati danni a persone o a cose. L’invio sarebbe « apparentemente » stato fatto dall’Ucraina: lo ha indicato la delegata del governo spagnolo in Aragona, Rosa María Serrano, parlando alla radio Cadena Ser. La stessa Serano ha affermato inoltre che, sia in questa lettera esplosiva, sia in quella simile ricevuta dall’ambasciata ucraina a Madrid, veniva indicato, nella parte riservata al mittente, lo stesso indirizzo di posta elettronica. La busta ricevuta da Instalaza era di dimensioni 10×15 cm e di circa un centimetro di spessore.
La missiva alla base aerea di Torrejón de Ardoz
Stessa modalità e stesso aspetto degli altri plichi anche per la lettera contenente materiale pirotecnico recapitata alla base dell’aeronautica militare di Torrejón de Ardoz, vicino a Madrid. Come riferito dal ministero dell’Interno spagnolo, i sistemi di sicurezza della base aerea hanno rilevato una busta sospetta tra le 3 e le 4 della mattina del 1 dicembre.