Israele e Libano firmano ufficialmente l’accordo per la demarcazione dei confini marittimi

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La firma nella sede della missione di interposizione delle Nazioni Unite nel sud del Libano (Unifil), a Naqoura

L’accordo sulla delimitazione del confine marittimo tra Libano e Israele è stato finalizzato oggi presso la sede della missione di interposizione delle Nazioni Unite nel sud del Libano (Unifil), a Naqoura, dopo la consegna da parte delle delegazioni di Beirut e Gerusalemme delle lettere firmate rispettivamente questa mattina dal presidente libanese, Michel Aoun, e dal primo ministro israeliano, Yair Lapid, al mediatore statunitense Amos Hochstein. I membri delle delegazioni libanese e israeliana sono arrivati ​​nel pomeriggio a Naqoura, nel Libano meridionale, per firmare l’accordo frutto della mediazione dell’inviato degli Stati Uniti, Amos Hochstein, che delinea il confine marittimo tra i due Paesi, formalmente ancora in guerra.

A Naqoura è presente anche l’ambasciatrice di Francia in Libano, Anne Grillo. All’arrivo a Naqoura, secondo l’emittente televisiva locale “Mtv”, la delegazione libanese avrebbe rifiutato di entrare nella sede di Unifil per protestare contro la presenza di diverse navi militari israeliane nelle acque territoriali libanesi. Ciononostante, le due delegazioni si sono sedute in stanze separate e ciascuna ha firmato l’allegato, prima di consegnarlo all’inviato statunitense Hochstein, che lo inoltrerà all’Onu.

Il presidente Michel Aoun ha negato oggi sul profilo Twitter della presidenza libanese che un accordo sul confine marittimo possa avere ”implicazioni politiche”. ”La demarcazione del confine marittimo meridionale è un’opera tecnica che non ha implicazioni politiche o effetti contrari alla politica estera libanese”, ha detto Aoun, commentando l’accordo. Vale la pena ricordare che i due Paesi sono formalmente in guerra e la tregua tra le parti è garantita proprio da Unifil, a cui l’Italia collabora con un contingente di circa mille uomini, e dalla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu e dalle successive.

In un’intervista concessa alla televisione “Al Araby”, il ministro uscente dell’Energia, Walid Fayyad, ha affermato che “l’accordo sulla demarcazione del confine rappresenta un traguardo storico e consentirà al Libano di diventare uno dei produttori di gas”. “E’ possibile che la società francese TotalEnergies abbandoni parte del giacimento di Qana dopo aver completato le operazioni di esplorazione”, ha aggiunto. In una dichiarazione della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato che “l’accordo tra Libano e Israele è un passo storico e aprirà la strada a un Medio Oriente stabile e prospero”.

(Nova)