Afghanistan: cresce a sorpresa la resistenza locale contro i talebani

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(Roma, 03 settembre 2022). In Afghanistan cresce a sorpresa la resistenza locale contro i talebani. Il National Resistance Front imperversa a Badakhshan, Baghlan, Kapisa, Panjshir, Takhar e Nangarhar

In Afghanistan sta crescendo inaspettatamente la resistenza contro i talebani. Lo denuncia il Long War Journal, che segue attentamente da anni le evoluzioni nel paese asiatico. L’Emirato Islamico ha avuto un suo momento d’oro da agosto 2021 ad aprile 2022, quando ha neutralizzato o cacciato i nemici interni, fortemente penalizzati dalla partenza delle forze internazionali. Poi, però, i miliziani hanno dovuto contrastare la minaccia sempre più in crescita di ISIS Khorasan Province (ISIS-K, ISKP) e il continuo aggravarsi della crisi sociale e umanitaria nella nazione. Di conseguenza, sono stati “distratti” e non hanno debitamente tenuto conto di alcuni segnali sul versante interno. Risultato: hanno subito un boom di attacchi in particolare in cinque province a Nord (Badakhshan, Baghlan, Kapisa, Panjshir e Takhar) e in una a Est, Nangarhar. Peraltro, tutte le offensive contro lo IEA sono state guidate dal National Resistance Front (NRF).

L’Emirato Islamico prova a reagire, inviando rinforzi e comandanti esperti nell’area, ma senza risultati. Intanto, la resistenza avanza e potrebbe presto estendersi anche in altre province

Ovviamente i talebani continuano a sminuire ufficialmente la minaccia della resistenza in Afghanistan, affermando che questa non esiste o comunque è insignificante. In realtà, però, l’Emirato Islamico ha cominciato a inviare numerosi rinforzi in Panjshir e a Baghlan, sistematicamente annientati dai “ribelli” grazie alla conoscenza del terreno e del supporto della popolazione locale. Infine, lo IEA ha nominato Mullah Abdul Qayyum Zakir quale comandante militare del distretto di Andarab, il più turbolento della regione, e Mullah Mohammad Tayab Haqqani a capo della polizia locale. Entrambi i miliziani sono veterani noti per la loro esperienza sul campo (Zakir è stato anche detenuto a Guantanamo e fa parte della commissione militare talebana), ma conoscono poco il territorio che, date le sue caratteristiche morfologiche, avvantaggia nettamente i difensori rispetto agli attaccanti. Nemmeno loro, infatti, riescono a fermare la resistenza, che continua a crescere e che potrebbe presto estendersi anche in altre province.

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)