L’esercito ucraino ha lanciato molteplici attacchi contro le posizioni russe nella regione di Kherson, la prima a essere occupata da Mosca e dove il Cremlino si è portato più avanti nel suo tentativo di russificare l’Ucraina. Kiev sta preparando da mesi una controffensiva per liberare l’oblast e gli attacchi di lunedì hanno dimostrato, anche secondo l’intelligence americana, che le forze ucraine si stanno predisponendo a “operazioni di modellamento”. Oggi l’Ucraina ha annunciato che la controffensiva stava iniziando: ha dimostrato di poter sferrare attacchi precisi ed efficaci e c’è una discreta attività partigiana all’interno della regione che resiste all’occupazione. Anche da parte russa sono arrivate le prime conferme delle attività ucraine nella regione e la più impressionante è stata quella di Igor Strelkov, uno dei fautori della guerra della Russia in Donbas nel 2014, ex colonnello dell’Fsb e coinvolto nell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines. Sul suo canale telegram, Strelkov ha scritto che l’Ucraina sta “circondando e dirigendo le nostre forze a est di Kherson tra i fiumi Dnipro e Ingulets”. Alcuni analisti dicono che è soltanto l’inizio, che Kiev deve aver trovato una linea debole della difesa russa e proverà a sfondare.