Secondo quanto riferisce la nota dell’ufficio del primo ministro, l’accordo prevede il ritorno di ambasciatori e consoli a Tel Aviv e Ankara
Il primo ministro israeliano, Yair Lapid, ha annunciato oggi, tramite una nota diramata dal suo ufficio, la piena normalizzazione delle relazioni tra lo Stato di Israele e la Turchia a 12 anni dall’incidente della flottiglia Mavi-Marmara che portò al congelamento dei rapporti diplomatici. Secondo quanto riferisce la nota dell’ufficio di Lapid, l’accordo prevede il ritorno di ambasciatori e consoli a Tel Aviv e Ankara. Le relazioni diplomatiche tra i due Paesi si sono deteriorate dopo l’incidente del 2010, durante il quale attivisti filo-palestinesi, giunti per contrastare l’embargo israeliano nella Striscia di Gaza su una flottiglia umanitaria Mavi-Marmara, si sono scontrati con i militari israeliani. Almeno dieci cittadini turchi sono morti nel blitz delle forze speciali israeliane a bordo della nave.
In questi ultimi 12 anni le relazioni tra Turchia e Israele sono state particolarmente tese, culminando lo scorso novembre con l’arresto a Istanbul di una coppia israeliana, Mordy e Natalie Oknin, accusati di spionaggio. La coppia è stata rilasciata circa una settimana dopo l’arresto grazie a una serie di contatti di alto livello tra i due Paesi. L’inizio di un disgelo delle relazioni tra i due Paesi è iniziato lo scorso 3 febbraio, quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato la visita dell’omologo israeliano, Isaac Herzog, avvenuta nel mese di marzo. All’inizio di agosto, Israele ha riaperto il suo ufficio economico in Turchia dopo tre anni di chiusura.
(Nova News)