Due membri delle forze governative siriane, tra cui un ufficiale, hanno perso la vita, mentre altri 15 individui sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione di un dispositivo nella regione di Deir ez-Zor, nella Siria orientale. Lo ha riferito “Enab Baladi”, sito affiliato ai gruppi di opposizione siriani, il quale ha specificato che l’esplosione si è verificata ieri mentre i militari di Damasco stavano conducendo un’operazione volta a inseguire i militanti dello Stato islamico (Is) ancora attivi nella regione. “L’ordigno esplosivo ha preso di mira un veicolo appartenente all’esercito siriano nel deserto meridionale di Deir ez-Zor” ha precisato il sito. Parallelamente, pagine Facebook di gruppi affiliati al presidente Bashar al Assad hanno pianto la morte dei tenenti Sharaf Hassan al Shawish e Sharaf Hassan al Othman, uccisi « mentre svolgevano il proprio dovere nazionale a Deir ez-Zor ».
Stando a quanto monitorato da “Enab Baladi”, cellule dell’Is continuano a perpetrare attacchi nella regione di Deir ez-Zor, il che ha spinto le forze siriane, coadiuvate da Mosca, a condurre diverse operazioni per smantellarle. Ad ogni modo, dal mese di febbraio ad oggi, non sono stati riportati progressi significativi. Nei primi mesi del 2022, la sicurezza della regione è stata messa a dura prova dal caos generato da tensioni tribali tra i clan locali. Inoltre, secondo uno studio dell’Harmon center for contemporary studies, Deir ez-Zor vede la presenza di diversi attori internazionali coinvolti nella crisi siriana, tra cui Usa, Russia e Iran, accanto ad attori nazionali quali le forze di Difesa nazionale legate ad Assad e le Forze democratiche siriane (Fds) sostenute da Washington.
(Agenzia Nova)