Putin avverte la NATO: «arriverà una risposta…»

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(Roma, 16 maggio 2022). Vladimir Putin ha dichiarato che l’eventuale risposta della Russia alle mosse di Finlandia e Svezia non mancherà e che dipenderà da come la Nato espanderà le proprie infrastrutture

« La possibile adesione alla Nato di Svezia e Finlandia non crea alcuna minaccia per Mosca. La Russia non ha problemi con nessuno di questi due Paesi ma dovrà comunque dare una risposta ». Vladimir Putin ha commentato così il sempre più probabile ingresso di Stoccolma ed Helsinki nell’Alleanza Atlantica, definita dal capo del Cremlino uno strumento della politica estera degli Stati Uniti.

L’espansione della NATO

Per il momento il presidente russo sembrerebbe aver accantonato l’esplicita retorica guerrafondaia delle « gravi conseguenze » e delle minacce. Putin ha tuttavia attaccato la Nato a testa bassa, dicendo prima che la sua espansione è « artificiale », poi che l’eventuale risposta della Russia alle mosse di Finlandia e Svezia non mancherà, e che dipenderà da come l’alleanza espanderà le infrastrutture. « I problemi sono creati dal nulla », ha aggiunto il capo del Cremlino, citato dall’agenzia Tass.

Per quanto riguarda l’espansione dell’Alleanza Nord Atlantico, « sì, questo è un problema che viene creato, a mio avviso, in modo completamente artificiale, poichè ciò viene fatto nell’interesse della politica estera degli Stati Uniti », ha specificato Putin, impegnato al vertice dei leader dei Paesi della Csto, l’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. Insomma, Mosca non avrà preparato una ritorsione militare ma il leader russo ha comunque specificato che « tutto ciò (ovvero l’eventuale adesione alla Nato di Svezia e Finlandia ndr) aggrava un clima di sicurezza internazionale già difficile ».

I laboratori e armi batteriologiche

Putin ha quindi parlato dell’Ucraina. Durante « l’operazione militare speciale in Ucraina » (così il Cremlino parla del conflitto in corso sul territorio ucraino), a detta del capo del Cremlino la Russia avrebbe ottenuto prove che dimostrano l’esistenza di laboratori per sviluppare armi batteriologiche vicino ai propri confini.

« Nel corso dell’operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini », ha spiegato il presidente, parlando addirittura di armi batteriologiche.

« Abbiamo lanciato da tempo l’allarme sull’attività batteriologica degli Stati Uniti nello spazio post-sovietico. Come sapete, il Pentagono ha decine di laboratori e centri specializzati nella nostra regione comune. E non sono affatto impegnati a fornire assistenza medica pratica alla popolazione dei Paesi in cui hanno avviato le loro attività », ha dichiarato, ancora, lo stesso Putin.

Il nazismo in Ucraina e le esercitazioni russe

Sempre parlando dell’Ucraina, Putin ha quindi focalizzato l’attenzione sul tema del nazismo: « Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l’Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali ». « Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l’Occidente chiude un occhio su questo », ha tuonato.

Per il resto, il capo del Cremlino ha fatto sapere che i Paesi che compongono l’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, guidato dalla Russia post-sovietica, terranno una serie di esercitazioni congiunte in Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan questo autunno. « Una serie di esercitazioni congiunte della nostra organizzazione si terranno questo autunno in Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. Sono convinto che contribuiranno a rafforzare la nostra reattività nel combattimento, a migliorare il coordinamento tra le strutture militari dei nostri Stati – ha aggiunto Putin -, e a rafforzare il mantenimento della pace in generale ».

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)