I sette leader hanno concordato, inoltre, di agire contro le banche russe ancora collegate al sistema Swift. “Abbiamo già gravemente compromesso la capacità della Russia di finanziare la sua guerra di aggressione prendendo di mira la sua Banca centrale e le sue maggiori istituzioni finanziarie”, si legge nella nota. L’impegno del G7, inoltre, sarà rivolto anche a “respingere i tentativi del regime russo di diffondere la sua propaganda. Società private rispettabili non dovrebbero fornire entrate al regime russo o alle sue affiliate che alimentano la macchina da guerra russa”. Infine, i sette grandi hanno ribadito che continueranno ed eleveranno la “campagna contro le élite finanziarie e i loro familiari, che sostengono il presidente russo Vladimir Putin nel suo sforzo bellico e dilapidano le risorse del popolo russo. Coerentemente con le nostre autorità nazionali, imporremo ulteriori sanzioni”, si legge nella nota.